La seconda ondata del coronavirus si sta attattendo con la forza di uno tsunami sull'Italia e tra le dieci province più colpite, facendo una analisi dei casi positivi registrati nelle ultime due settimane, sono presenti Cuneo e Torino.
In questa particolarissima graduatoria, guidata da Aosta con 1.112 casi ogni 100 mila abitanti, seguita da Monza-Brianza (899) e Milano (858), la Grande si trova al sesto posto con Cuneo 653 casi, appena davanti a Torino, che ne ha segnalati 632. La media nazionale, nel periodo stesso che va dal 14 al 29 di ottobre, è di 352 nuovi casi positivi registrati ogni 100 mila abitanti.
La cosa più grave, poi, è che questo dato continua a crescere rapidamente. Naturalmente l’incidenza dice molto ma non tutto, i dati delle Province italiane risentono anche della più intensa attività diagnostica delle ultime settimane e la situazione complessiva anche dalle condizioni della sanità regionale, dal tasso di occupazione dei posti letto negli ospedali e nelle terapie intensive, dal tempo che intercorre tra i sintomi e la diagnosi che si era ridotto e poi si è di nuovo allungato, anche se restiamo fortunatamente lontani dai livelli di marzo e aprile.
A livello regionale la piccola Val d’aosta, scarsa densità abitativa e molti tamponi (1.112 nuovi casi ogni 100 mila abitanti), si trova al primo posto, la seguono la Liguria con 666 e la Lombardia con 606, quindi l’Umbria con 593, poi il Piemonte con 576 e la Toscana con 518.