Eventi - 17 ottobre 2020, 12:25

Domani Pomaretto inaugura per i turisti una panchina gigante e un Ciabot del gusto

Il paese entra così a fare parte del circuito delle Big Bench. Mentre in un vecchio deposito per gli attrezzi nascerà invece il centro di degustazione del Ramìe

Il ciabot che è stato restaurato

Il ciabot che è stato restaurato

Da domenica anche Pomaretto avrà la sua panchina gigante che sarà inaugurata domenica 18 ottobre assieme al Ciabot, un vecchio deposito degli attrezzi agricoli recentemente ristrutturato per diventare un centro degustazione del vino Ramìe. Il Comune di Pomaretto è stato promotore dell’iniziativa che porterà il paese nel circuito turistico delle Big Bench che comprende già Pequerel e Pian dell’Alpe: «La panchina è stata posizionata in un punto panoramico con un’ottima vista sulle montagne della Val Germanasca, sui terrazzamenti e sui vigneti – spiega il sindaco Danilo Breusa –. La strada che i turisti dovranno percorrere per raggiungerla passerà davanti al Ciabot: un edificio ristrutturato che dalla primavera diventerà un centro degustazione».

L’inaugurazione delle due strutture, posizionate in località Podio, si svolgerà dalle 10 alle 12,30 e per partecipare è necessario prenotare ai numeri: 320 1833725 e 349 4124057. Agli stessi numeri è possibile prenotare anche il pranzo con menù tipico. Gli organizzatori ricordano l’obbligo della mascherina e consigliano di indossare calzature da trekking.

«Entrambe le strutture  sono state realizzate grazie al supporto di aziende locali» sottolinea il sindaco. Per la panchina infatti hanno prestato gratuitamente la loro opera Il Fabbro di Pons Bruno, i falegnami Geppo e Pattu e Futur Garden. «Noi siamo di Perosa Argentina ma quando abbiamo saputo dell’idea dell’Amministrazione comunale di Pomaretto di realizzare la Big Bench abbiamo aderito. La percepiamo, infatti, come una panchina “di tutti” a prescindere dal paese» dichiara Patrick Aglio. Lui e Andrea Allasia sono Geppo e Pattu, i falegnami che hanno realizzato la seduta in legno di 3,20 metri di lunghezza.

Ma ancora altre ditte - grandi e piccole - hanno contribuito all’impresa: Alpimedia, Walter Bouc, Chiavazza Roberto, Edil Perosa, Elsynet, Ferramenta Camusso, Gaydou Renzo, Green Wood Energia, Idroterm e Tron Gino. Walter Bouc è di Roure: «Mi sono occupato dell’impianto elettrico del Ciabot. Pur essendo a Pomaretto, infatti, la sento come un’iniziativa a favore di tutto il territorio».

Elisa Rollino

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU