Eventi - 09 ottobre 2020, 12:16

Gli studenti delle superiori di Pinerolo non rispondono all’appello di scendere in piazza [FOTO e VIDEO]

Stamattina erano in una quarantina i manifestanti, ma gli organizzatori non demordono: «Non finisce qui, proporremo altre iniziative»

L’appello lanciato nei giorni scorsi è in buona parte caduto nel vuoto. Gli studenti delle scuole superiori di Pinerolo hanno deciso di stare in classe e alla manifestazione di stamattina i partecipanti erano solo una quarantina.
Un numero che per gli organizzatori ha una spiegazione: «A differenza di altre volte, non è stata un’azione concordata con i rappresentanti di istituto e quindi è venuto a mancare il supporto di chi avrebbe coinvolto diverse persone» spiega Federico Bernardini del Porporato.

Ai manifestanti è stata anche negata dalla Questura la possibilità di occupare la strada, ma i giovani non hanno desistito, organizzando un corteo che si spostasse senza invadere la carreggiata. Dal Centro studi di via dei Rochis, con lo striscione rosso in testa – “Classi pollaio, pochi docenti. Conquistiamo il rientro in sicurezza” – e la mascherina sul viso, hanno raggiunto il Porro, il Porporato, il Comune e poi si è tenuta l’assemblea finale, di fronte al Teatro sociale, con una ventina di partecipanti.

Molti hanno lamentato un rientro non in sicurezza come avrebbe dovuto essere e le carenze organizzative per fare didattica in presenza, riconoscendo comunque il grande sforzo di diverse scuole e dei docenti. Dai trasporti, ai professori che mancano, fino alla carenza di banchi per poter disegnare. Sono state queste alcune delle proteste lanciate dai ragazzi.

Il Corteo è stato accompagnato da diversi cori, in particolare contro il Governo e il Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina: “Chiediamo sicurezza, ci date repressione. Pd e 5 Stelle Governo del padrone”, “Rientro a scuola, senza professori. Azzolina dimissioni” e “Ministra Azzolina, quale avanzamento. Le videolezioni sono un fallimento”.

Di fronte alla stazione ferroviaria è intervenuta anche una rappresentante del comitato di pendolari #Iononsalgo, che ha invitato i ragazzi a fare fronte comune sul problema del trasporto scolastico.

Marco Bertello