Insufficienti sistemi di protezione individuali come tute, mascherine chirurgiche e con filtri, turni massacranti, mancanza di personale, aumento degli operatori sanitari esposti a pazienti positivi al Coronavirus. Sono queste le principali carenze individuate dal Nursind Torino negli ospedali della Città Metropolitana per l’emergenza sanitaria, contenuti in una segnalazione inviata alla Procura di Torino.
Due pagine fitte di indicazioni fornite dal personale sanitario, che lavora nei nosocomi, e raccolte dal sindacato degli infermieri. “Le camere per l'isolamento di alcuni ospedali -spiega il Segretario Territoriale Giuseppe Summa- sono semplici stanze ricavate per l'emergenza e molti colleghi segnalano disagi legati al mancato o scarso riscaldamento nelle tende e inadeguatezza degli indumenti”. “In alcuni ospedali -continua - a seguito di contatto con pazienti positivi al coronavirus, ma non preventivamente isolati per assenza dei criteri Ministeriali, il personale viene mandato a casa in isolamento obbligatorio. Ad altri viene detto di non andare a casa dai loro cari, i reparti vengono chiusi e i locali sanificati. In altri ospedali invece, i locali non vengono chiusi, il personale è costretto a lavorare ugualmente con la mascherina o viene lasciato a casa temporaneamente senza ricevere le corrette informazioni, salvo poi essere richiamato il giorno successivo a lavorare per carenza di personale”.
Negli ospedali della provincia, la mancanza di reparti di terapia intensiva con personale dedicati, costringe a “ricoverare impropriamente pazienti in quelli di degenza, dove 2 infermieri arrivano ad erogare assistenza a fino 44 pazienti”.
Da qui la segnalazione di Giuseppe Summa, Segretario Territoriale Nursind Torino, alla Procura di Torino per “disporre accertamenti” e mettere in atto “gli interventi necessari”.