A un passo dal titolo di campionessa mondiale, la sampietrina Andrea Sofia Rabino racconta la sua passione per il trial, nata fin da piccola grazie all’influenza di altri membri della sua famiglia che già praticavano questo sport. Passione che è cresciuta nel tempo, portandola a partecipare a gare nazionali e internazionali e a conquistare a settembre 2025 il titolo di vice-campionessa del mondo TrialGP Women 2025.
“Sicuramente tutto è partito perché mio papà praticava questo sport a livello amatoriale, e anche i miei fratelli maggiori. Ho iniziato con la mia prima moto a 4 anni e a fare le gare a 8 anni, prima a livello regionale, poi italiano e internazionale”, racconta Rabino.
Oltre al trial, ha praticato diversi sport: tennis, pattinaggio, ginnastica artistica, atletica, sci. Ma nulla le ha mai regalato le stesse emozioni.
Quando ha partecipato per la prima volta a un primo campionato mondiale aveva 14 anni e da quel momento non ha mai smesso. Una costanza che ha portato i suoi risultati. “Dal 2022 mi sono sempre posizionata terza al TrialGP Women. Nel campionato di quest’anno ho vinto la prima gara in Spagna, ad aprile, e quello è stato uno dei momenti più emozionanti”. Il TrialGP Women ha previsto un calendario con appuntamenti da aprile a settembre in Spagna, Portogallo, Giappone, Francia, San Marino, Usa e infine Gran Bretagna: “Nel complesso quest’anno sono riuscita finalmente a classificarmi seconda, ma ovviamente continuerò a dare il massimo perché il mio sogno nel cassetto è diventare campionessa del mondo. Spero di riuscirci al più presto”.
Rabino si è diplomata lo scorso giugno e al momento si sta dedicando esclusivamente alla sua vita sportiva. Si allena tra il Pinerolese, Lecco e Brescia. “In Lombardia ho gli allenatori che mi seguono e quando sono lì mi alleno praticamente tutti i giorni. Quando sono a casa invece lo faccio più per sfogo e divertimento, nei dintorni di Pinerolo. Tutto sempre affiancato dall’allenamento in palestra, per la preparazione fisica, soprattutto in inverno quando non ci sono gare”, precisa.
Come rappresentante femminile in un ambito prevalentemente maschile, a fine novembre è stata tra le atlete piemontesi riunite in Consiglio regionale del Piemonte per dire no alla violenza sulle donne: “È stata la mia prima volta in cui partecipavo a un’iniziativa simile. Al fatto di essere in un settore a maggioranza maschile io non do gran peso, anche perché poi gareggio con ragazze. Fortunatamente negli ultimi anni abbiamo notato che non stanno facendo grandi disuguaglianze e ci stiamo avvicinando sempre di più”.