Attualità - 01 dicembre 2025, 13:14

Giovani, disagio sociale e famiglia al centro dell'analisi della psicologa: "I genitori non ascoltano più" [VIDEO]

Barbara Ingrid Cervetti è esperta in terapie familiari e genitorialità e al Podcast a Domicilio ha provato a capire le cause che rendono i ragazzi di oggi sempre più fragili

Ragazzi, genitori, ascolto, isolamento e sessualità sono gli argomenti al centro dell'intervista a Barbara Ingrid Cervetti. Psicologa, esperta in terapie familiari e genitorialità, è stata ospite al  Podcast a Domicilio per parlare di fragilità e valori di riferimento per i giovani e le famiglie.

"Ascoltare i figli": è questo il consiglio che Cervetti offre ai genitori di oggi. La differenza, secondo lei, la fa il tempo dedicato a loro, un tempo sempre meno presente e concentrato sui ragazzi e più su sé stessi, sulle proprie vite e carriere.

Non solo una questione di tempo, però, ma anche di vero ascolto, e non superficiale come fanno molti genitori. Più "come ti senti?" e meno "cosa hai fatto?". Come spiegato da Cervetti, molti ragazzi le raccontano di non sentirsi compresi dai genitori: "Chiedono consigli a ChatGPT e mi dicono che i genitori non li riescono a capire e mettersi nei loro panni. Il genitore ha la difficoltà di trovare del tempo per creare uno spazio di osservazione e ascolto".

Per questo ecco un suggerimento: "Ogni sera per due settimane provate a fare una di queste domande: Qual è l'emozione che ti porti oggi? Quale emozione rappresenta la rua giornata? Quale episodio ti ha fatto stare bene oggi? O cosa ti ha fatto stare male, o ti ha deluso oggi? Qual è un'emozione che ti manca, che non vivi mai?". E ancora, un secondo esercizio: "Chiedetevi ogni giorno quante domande avete rivolto a vostro figlio su cose che ha fatto, e quante su cosa ha provato".

Fenomeni come l'abuso precoce di alcool e droghe, di delinquenza, di baby gang, secondo Cervetti derivano da un cambiamento nel contesto emotivo in cui crescono i ragazzi. "Cercano appartenenza, di riempire un vuoto - spiega -. I giovani hanno bisogno di risposte e non ci sono più le risposte dei genitori, che sono assenti, e si cerca appartenenza in un gruppo. Lo spazio per crearsi un'identità è più in questi gruppi che nelle famiglie".

A mancare sarebbe l'autorevolezza dei genitori, smarriti essi stessi dal cambiamento di valori rispetto alle generazioni precedenti, con la conseguenza che non si ascoltano e non si osservano più i propri figli.

Per questo, secondo la psicologa, i corsi di educazione sessuale e affettiva a scuola sarebbero sì importanti, ma è fondamentale portarli avanti con le famiglie: "Ottimo inserirli, però diventa un intervento depotenziato se non si fa insieme alle famiglie. Obblighiamole a superare quel momento di imbarazzo e disagio che oggi sentono a parlare di questi temi".

Infine, una conclusione riguardo la vicenda della famiglia che vive nel bosco: "Anche da me vengono numerosissime famiglie con problemi di socializzazione, questi ragazzini stanno chiusi in casa. L'isolamento sociale lo affronto ogni giorno con le famiglie di Torino. Definire nocivo quell'esempio lo trovo drammatico: siamo pieni di figli unici che passano giornate intere a non vedere nessuno".

Segui questa e le altre interviste sul canale DixTV.

Francesco Capuano