Politica - 28 novembre 2025, 16:39

“Non esistono più margini di intervento. Pinerolo dovrà affrontare l’accorpamento”

Il sindaco e l’assessora all’Istruzione intervengono sulla fusione tra l’Istituto comprensivo 3 e 4

“La notizia ci ha colti di sorpresa. Pur essendo consapevoli che, dopo la richiesta del Comune di Piscina di separare i propri plessi dall’Istituto Comprensivo Pinerolo 3, la nostra città non avrebbe più avuto i numeri necessari per mantenere quattro Istituti comprensivi sul territorio”. Ma i margini per invertire la decisione di ieri della Regione, che ha sollevato molte polemiche, sono nulli: “Pinerolo dovrà affrontare l’accorpamento” è la consapevolezza del sindaco Luca Salvai e dell’assessora all’Istruzione Lia Bianco.

Salvai e Bianco sapevano che l’apertura a Piscina poteva comportare la fusione tra Istituto comprensivo 3 e 4, ma lo stupore è dettato dal fatto che “i segnali ricevuti durante l’anno andavano in tutt’altra direzione – elencano –. A luglio 2025 la Città Metropolitana aveva infatti dichiarato di non voler proporre alcuna operazione di dimensionamento, e solo a settembre l’Ufficio Scolastico Regionale ha proceduto alla nomina della nuova dirigente scolastica dell’Ic3”. Martedì però è arrivata la doccia gelata: “In questi giorni abbiamo verificato se fosse ancora possibile proporre modifiche al provvedimento regionale per evitare l’accorpamento, ma purtroppo non esistono più margini di intervento. Siamo consapevoli che è un percorso difficile che investe come una valanga le dirigenti, il personale amministrativo e i docenti degli Ic3 e Ic4, ai quali andrà tutto il nostro supporto e la nostra vicinanza”. Gli obiettivi del Comune, in collaborazione con le scuole sono “minimizzare i disagi per le famiglie e mantenere il più possibile la continuità didattica”.

La strada del dimensionamento, scelta dalla Regione, vede contrari anche i sindacati come la Flc Cgil: “Siamo contrari a queste soluzioni perché non portano maggiori efficienze, si tagliano solo posti di lavoro e si complica la vita dei lavoratori della scuola” commenta Eleonora Giovannetti.

Una volta accettata l’impossibilità di far cambiare la decisione della Regione, perché vorrebbe dire restituire i soldi del Pnrr investiti nelle scuole italiane, Salvai e Bianco rivendicano la ‘generosità politica’ di Pinerolo: “Ci auguriamo, con tutto il cuore, che questo ‘sacrificio’ che sta compiendo il sistema scolastico pinerolese possa servire al mantenimento e al potenziamento dell’Istituto di Airasca, che ricomprende anche il Comune di Scalenghe e, dal prossimo anno, le scuole di Piscina, in una logica sussidiaria in cui il Comune ‘capofila’ sacrifica un proprio servizio in favore di una realtà più piccola, che invece lo mantiene”. Auspicandosi un riconoscimento: “Speriamo che questo passaggio politico possa essere compreso da tutti, e che alla Città di Pinerolo venga riconosciuta questa capacità di mettersi al servizio delle realtà più piccole del territorio”.

Marco Bertello