Top News - 25 novembre 2025, 17:35

Sanofi, investimenti strategici e innovazione per le Scienze della Vita

ROMA (ITALPRESS) - In uno scenario internazionale caratterizzato da instabilità geopolitica, pressioni macroeconomiche, crescente domanda e difficoltà di accesso alla salute, l'Italia è chiamata a definire una politica industriale e scientifica capace di rafforzare la propria competitività nelle Scienze della Vita. Con questo obiettivo si è svolto oggi a Roma l'evento "Guidare l'Innovazione verso una Strategia italiana delle Scienze della Vita" promosso da Sanofi, che ha riunito, tra gli altri: Martin Briens, Ambasciatore di Francia in Italia, Anna Maria Bernini, Ministro dell'Università e della Ricerca, Guido Liris, Capogruppo Commissione Bilancio del Senato, Claudia Biffoli, Dirigente Divisione Biotecnologie e farmaceutica, MIMIT, Giuseppe Curigliano, Presidente eletto ESMO e Ordinario di Oncologia Medica presso l'Università di Milano Statale, Alberto Mantovani, Presidente della Fondazione Humanitas per la Ricerca, Professore emerito di Humanitas University, Alberto Siracusano, Presidente Consiglio Superiore Sanità, Ilaria Villa, Direttore Generale Fondazione Telethon, Angela Zampella, Prorettrice, Università degli Studi di Napoli Federico II e Presidente del Consiglio di Sorveglianza del Centro Nazionale per lo Sviluppo di Terapia Genica e Farmaci con tecnologia RNA, Paola Zaratin, Direttore della ricerca scientifica AISM-Fondazione FISM e Giovanni Tria, Presidente della Fondazione ENEA Tech e Biomedical che ha collaborato all'organizzazione dei tavoli di lavoro tecnici con personalità del mondo accademico e imprenditoriale, rappresentanti delle istanze dei pazienti, centri e fondazioni di ricerca, start-up.L'iniziativa si inserisce in un momento cruciale per il settore, in cui la ricerca biomedica, la medicina di precisione, l'immunologia di nuova generazione e l'intelligenza artificiale stanno trasformando in profondità i percorsi di cura e le filiere produttive.Per l'Italia - nazione leader europea nell'export farmaceutico e hub d'eccellenza per la ricerca clinica - queste trasformazioni rappresentano un'opportunità strategica da cogliere attraverso una visione integrata e di lungo periodo. "L'Italia ha una grande opportunità: trasformare il vasto potenziale delle Scienze della Vita in un vero asset strategico nazionale - afferma Giovanni Tria, Presidente della Fondazione ENEA Tech e Biomedical -. La sperimentazione di nuove forme di collaborazione pubblico-privato va in questa direzione: valorizzare le eccellenze scientifiche e cliniche già presenti nel Paese e integrarle con la capacità industriale, tecnologica e produttiva. Investire in infrastrutture biomediche avanzate e in poli di innovazione permette infatti di generare un ecosistema attrattivo, capace di trattenere talenti, attirare investimenti internazionali e sviluppare filiere ad alto valore aggiunto. Un comparto delle Scienze della Vita forte significa capacità di rispondere più rapidamente alle emergenze sanitarie, maggiore sicurezza nell'approvvigionamento di prodotti critici e un ruolo più attivo nelle iniziative europee di sovranità tecnologica".Circa 70 milioni di euro gli investimenti nelle tre leve chiave dell'innovazione: Ricerca e Sviluppo, formazione di competenze e trasformazione tecnologica industriale. Base concreta del dibattito, i dati del Report d'Impatto 2024 di Sanofi, che offrono una fotografia del valore che l'Innovazione può generare per l'Italia. Nel 2024 Sanofi ha investito 45,2 milioni di euro in Ricerca e Sviluppo in Italia, generando un beneficio complessivo di 133 milioni di euro per il SSN e la nazione in termini di costi evitati. L'effetto leva è pari a 2,95: ogni euro investito in ricerca in Italia produce quasi tre euro di risparmio per la collettività grazie alla riduzione delle ospedalizzazioni, all'uso più appropriato dei percorsi clinici e alla disponibilità di terapie innovative.Inoltre, la ricerca sostenuta da Sanofi è una delle più estese in Italia, con 108 studi clinici condotti nell'ultimo anno, che hanno coinvolto 1.517 pazienti distribuiti in 563 centri clinici ospedalieri e universitari, grazie alla collaborazione con oltre 90 strutture sanitarie su tutto il territorio nazionale. "La ricerca è ciò che ogni giorno ci permette di trasformare conoscenze scientifiche in soluzioni concrete per milioni di persone - sottolinea Marcello Cattani, Presidente e Amministratore Delegato di Sanofi Italia e Malta -. L'Italia ha una forza unica, rappresentata da una rete clinica di eccellenza e da ricercatori capaci di guidare studi complessi, multidisciplinari e ad alta innovazione. I risultati che osserviamo - dall'impatto sulla qualità di vita dei pazienti alla riduzione dei costi per il sistema sanitario - dimostrano che, quando ricerca pubblica e ricerca industriale lavorano in sinergia, l'innovazione accelera e diventa valore reale. L'ambizione di Sanofi è diventare l'azienda biofarmaceutica leader in immunologia entro il 2030 investendo - con oltre 45 milioni di euro all'anno soltanto in Italia - in studi sempre più avanzati, che anche grazie ad un uso massiccio dell'IA integrano immunologia, genomica e nuove tecnologie digitali. Allargando lo sguardo, sono circa 70 i milioni di euro investiti in Italia da Sanofi nelle tre leve chiave dell'innovazione: Ricerca e Sviluppo, trasformazione tecnologica industriale, competenze e formazione. In un contesto globale di grande complessità, abbiamo bisogno di creare un ecosistema italiano delle Scienze della Vita all'altezza delle ambizioni della nostra nazione e di stimolo per una politica industriale europea che metta il settore farmaceutico al centro della crescita".Accanto alla produzione scientifica, la ricerca di Sanofi genera impatti sanitari immediati. In particolare, nel 2024, tre aree sono state oggetto nel Report d'Impatto 2024 di un'analisi economica specifica: la campagna nazionale di immunizzazione contro il Virus Respiratorio Sinciziale nei neonati, le patologie infiammatorie di tipo 2 e le malattie cardiovascolari. I benefici per il SSN risultano significativi, con 29,5 milioni di euro di costi evitati grazie all'immunoprofilassi da RSV, 20,8 milioni derivanti dalle soluzioni per l'infiammazione di tipo 2 e 34 milioni legati agli inibitori PCSK9 nella prevenzione cardiovascolare. E' quindi immaginabile l'impatto enorme generato dalla somma delle soluzioni di salute.Sul fronte dell'innovazione, Sanofi sta inoltre guidando una trasformazione strutturale della propria pipeline, oggi composta da 93 progetti in fase clinica, di cui 36 in fase avanzata o già sottoposti alle autorità regolatorie, sostenuti sempre più dall'uso di tecnologie di intelligenza artificiale applicate al disegno degli studi, alla gestione dei dati clinici e alla generazione di nuovi target terapeutici. E l'Italia svolge un ruolo centrale in questo percorso: gli studi sin qui condotti riguardano aree chiave come immunologia, trapianti, neurologia, malattie rare, diabete, vaccini ed ematologia, e comprendono anche 12 molecole innovative, tra cui alcune "pipeline in a product" potenzialmente destinate a generare oltre 40 nuove indicazioni terapeutiche entro il 2031. Attenzione particolare è stata dedicata all'immunologia, asse principale della strategia di crescita e di ricerca e sviluppo a livello globale di Sanofi, che ambisce ad affermarsi azienda leader in questa area entro il 2030. Infatti, il 76% degli studi dell'azienda ha riguardato soluzioni basate su meccanismi d'azione immunologici, mentre gli investimenti nella ricerca sulle malattie infiammatorie di tipo 2 sono cresciuti del 19% nel solo 2024. Sanofi sta quindi contribuendo con la sua Ricerca e Sviluppo a quella che da anni Alberto Mantovani, Presidente della Fondazione Humanitas per la Ricerca, Professore emerito di Humanitas University chiama "rivoluzione dell'immunologia" e che non guarda più alle malattie come categorie isolate, ma ai percorsi biologici dell'immunità alla base di molte condizioni croniche e infiammatorie. E proprio su questi temi è intervenuto, approfondendo attraverso la sua lecture magistrale come la comprensione dei meccanismi immunitari sia oggi alla base delle principali innovazioni terapeutiche e di prevenzione.L'evento di Roma ha confermato un messaggio chiaro: l'Italia può assumere un ruolo di leadership nelle Scienze della Vita, ma questo richiede una visione nazionale condivisa, un ecosistema che preveda una governance che integri ricerca pubblica e privata e investimenti capaci di tradursi in soluzioni concrete per le persone.- Foto ufficio stampa Sanofi -- News in collaborazione con Sanofi -(ITALPRESS).

Agenzia Italpress