Sempre più rifiuti in Piemonte, e sempre più rifiuti indifferenziati. Ne parla al Podcast a Domicilio il presidente dell'Autorità Rifiuti Piemonte Paolo Foietta, che fotografa la situazione regionale e spiega cosa può fare il singolo cittadino per migliorarla.
Nel 2023 in Piemonte erano state prodotte 686 mila tonnellate di rifiuto indifferenziato, oggi salito a 692 mila tonnellate. L'aumento pro capite è stato da 161,6 chilogrammi per abitante a 162,7 kg/ab. L'obiettivo regionale per il 2035 sarebbe di raggiungere l'82% di raccolta differenziata e 90 kg/ab di indifferenziato, molto difficile a questi ritmi.
Foietta spiega come il problema dei rifiuti si distribuisca su tre livelli: nazionale, regionale e personale. "Serve una politica nazionale per la riduzione dei rifiuti - dice - poi a livello regionale politiche come sostegno alle iniziative e incentivi ai consorzi affinché facciano più raccolta differenziata e meglio. Infine per i cittadini bisogna incentivare i comportamenti virtuosi, come la riduzione dei rifiuti organici nei contesti non urbani".
Cosa possono fare i singoli cittadini è sicuramente stare più attenti a differenziare bene. Se un lotto di raccolta differenziata ha una frazione estranea al suo interno, rischia di finire tutto nell'indifferenziato, vanificando il riciclo. Se per la carta e il vetro questo solitamente non rappresenta un problema, lo è invece per la plastica: "Il problema sono i prodotti di plastica che non sono imballaggi: la differenziata della plastica è una raccolta solo degli imballaggi, tutti gli altri oggetti di plastica come giocattoli, tavoli rotti o altro vanificano la raccolta del resto".
Al centro dell'intervista anche l'ampliamento del termovalorizzatore del Gerbido di Torino. "La quarta linea del Gerbido - spiega Foietta - doveva coprire quei territori come la provincia di Novara e le province di Asti, Alessandria e Cuneo che effettuano il trattamento meccanico biologico sui rifiuti che poi vanno in discarica. A oggi il termovalorizzatore è la soluzione più sicura dal punto di vista ambientale, rispetto alla discarica. L'unica strada è comunque limitare la produzione del rifiuto totale".
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