(Adnkronos) - “L’ho percepita come una violenza non necessaria”. Con queste parole Federica Pellegrini parla della pressione sociale riguardo alla maternità. In un’intervista di coppia rilasciata a Vanity Fair, l’ex nuotatrice e il marito Matteo Giunta raccontano con sincerità la loro vita insieme, cominciata nel 2018, quando lui era il suo allenatore. “Nell’anno dell’Olimpiade preferivamo che la notizia non trapelasse. Per quello, quando uscivamo di casa, lo facevo nascondere nel bagagliaio”, ha raccontato ironicamente Pellegrini.
Matteo e Federica sono genitori di una bambina, Matilde, nata il 3 gennaio 2024: “Nessuno sapeva che noi stavamo provando e c’erano tutte queste incursioni: 'Quando fate un figlio? Dai che devi diventare mamma'", ha raccontato l’atleta. “L'ho percepita come una violenza non necessaria. Visto tutto quello che avevo fatto in passato sia come donna sia come atleta, sembrava veramente che la società mi stesse richiedendo per forza di diventare madre, altrimenti non avrei compiuto il mio destino. E adesso è uguale per un secondo figlio. Sono dei retaggi culturali”, ha aggiunto.
La coppia ha raccontato che, prima della nascita di Matilde, se non fosse arrivato un figlio, avrebbe preso in considerazione l’adozione: “Ci siamo detti: 'se la natura vuole che a questo nostro amore si aggiunga un terzo cuore bene, altrimenti accettiamo il nostro destino'. Siamo entrambi fatalisti. Non serviva un figlio per completarci. Come coppia siamo già compiuti”, si legge su Vanity Fair.
E sul futuro di Matilde, figlia di due atleti, Federica e Matteo, raccontano: “Io prego perché lei abbia una passione così forte. La passione credo sia il motore di tutta la nostra vita. Lo spero con tutto il cuore”, dice Pellegrini, “indipendentemente dal fatto che sia il nuoto o altro”. “Auguro a mia figlia che abbia una passione così grande da consentirle questo percorso di crescita. Se fosse nello sport sarebbe meglio”, ha aggiunto Giunta.