Il castello della Manta è famoso, oltre che per la sua austera imponenza esterna, soprattutto per il ciclo di affreschi dipinto sulle pareti della cosiddetta Sala Baronale. A prescindere da chi sia il committente di questa straordinaria opera pittorica tardo medievale, sicuramente essa è ispirata al poema cavalleresco Le Chevalier errant scritto da Tommaso III, marchese di Saluzzo tra il XIV e il XV secolo. Ed è proprio col nome di questo poema che Angelo Corbi, ormai nel secolo scorso, avviò nel centro di Manta un ristorante di pesce che, trasferitosi ora sulla statale tra Saluzzo-Cuneo e guidato dal figlio Andrea, continua a coltivare questo tipo di cucina con ottimi risultati. Non fatevi impressionare se la sala, estremamente pulita e con tovaglie e posateria giuste, al primo sguardo potrà lasciarvi un po’ perplessi e richiamarvi, nonostante il relativamente contenuto numero di coperti, più un contesto da pizzeria che da un ristorante. Sedetevi a tavola senza indugio e scoprirete che la gestione familiare di questo locale risulta capace di produrre un connubio tra cucina e servizio che saprà stupirvi. Come avrete subito modo di capire – senza se e senza ma – dalla qualità dei piatti che arriveranno in tavola.
Sapori di Sardegna tra le colline Saluzzesi
La cucina di pesce, fresco e gestito con estrema attenzione, rappresenta il cuore della proposta de Le Chevalier errant. Una proposta apparentemente essenziale e con un menu scritto che tuttavia non mi è stato proposto. Ho però trovato piacevole che mi fosse raccontato al tavolo, in modo puntuale e rispondendo ad ogni mia domanda al riguardo.
Fatte le mie scelte, i primi pesci che ho avuto modo di assaggiare sono stati delle Alici croccanti: panatura leggera, croccantezza corrispondente al nome, fragranza che mi avrebbe indotto a chiederne ancora.
Anche i Gamberi speziati non scherzavano affatto, nel loro lasciar affiorare una speziatura leggera del tutto in tono col crostino di pomodoro fresco proposto in abbinamento.
A portarmi poi direttamente in Sardegna, nonostante avessi alle spalle le colline saluzzesi, è stato il Pesce all’algherese: una “razza” cucinata con ingredienti capaci di trasmettere tutta la forza di un’isola misteriosa e seducente. E così seducente – lo devo confessare – da indurmi a chiedere il bis!
Proseguo il mio viaggio nell’isola dei nuraghi con degli Spaghetti alle arselle e bottarga in grado, per forza ed equilibrio, di lasciare anche loro il segno.
Ottimo poi, per morbidezza e cottura, il Tentacolo di polpo esaltato, quasi per contrasto, da un avvolgente e gustoso purè di patate.
In assenza delle accattivanti Seadas (se volete assaggiarle, chiedetele al momento della prenotazione), dopo una Crema catalana dalla consistenza e crosticina “giuste”, chiudo con un mirto (offerto): la ciliegina sulla torta di un inatteso “viaggio” immaginario di fine estate sulle coste dell’isola gemella della Corsica.
Una cena partita bene e proseguita al meglio
Che i piatti arrivati in tavola siano stati in grado di farmi mangiare una cena davvero buona, credo che ormai vi sia chiaro. Per quanto però sia ottima una cucina, non è detto che basti a lasciarvi la voglia di tornare. La magia che si è creata qui, perlomeno nella sera in cui ci sono andato io, è stata data dal mix straordinario tra cucina e servizio: frutto di una materia prima di qualità gestita con mano esperta, la prima; contrassegnata da una sorridente affabilità, sempre accompagnata da un’attenzione non scontata, la seconda. E anche la bottiglia, un fresco Vermentino di Sardegna scelto da una carta dei vini contenuta ma in linea con la proposta di pesce e col taglio “sardo” del locale, si è rivelata in tono con una serata partita bene e proseguita al meglio. E con un costo, tenuto conto della qualità, certo non caro. Andateci! Ci tornerete sicuramente
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Tipologia locale: ristorante
Indirizzo: strada Provincia 589, 225 – Manta (CN)
Sito web: www.ristorantelechevalier.it
Tel: (+39) 329 1871752
Prezzo: antipasti (13€), primi (15€), secondi (18-25€), dolci (4-6€), menu degustazione (50€), coperto (3€)
Servizi: tavoli all’aperto, animali ammessi, parcheggio.
Ultima visita (cena): settembre 2025
Sensazioni al volo: pesce fresco cucinato con un imprinting sardo capace di esaltarne la qualità, carta dei vini contenuta ma funzionale ad accompagnare i diversi piatti, servizio connotato da un’affabilità sorridente in tono con la gestione familiare del locale, ottimo rapporto qualità/prezzo. Non perdetevi un luogo a cui rischierete di affezionarvi fin da subito!