Nel 2024 in Piemonte si contavano 448.862 stranieri registrati alle Anagrafi, pari al 10.5% dei residenti: una percentuale più alta rispetto a quella italiana, anche se la Lombardia continua a mantenere il primato (12.3%). A fronte di una sostanziale equità tra uomini e donne, nell'anno che si è appena chiuso si registrano oltre 19mila extracomunitari in più, con una crescita del 4,7%.
Le comunità più popolose
Numeri illustrati durante la presentazione del Dossier Immigrazione 2025, in corso questa mattina al Tempio Valdese di corso Vittorio. E dal punto di vista geografico, le prime cinque collettività in Piemonte sono quella romena (130.276), marocchina (50.469), albanese (37.912), cinese (19.469) e nigeriana (14.452).
A Torino risiede oltre la metà dei romeni, cinesi e nigeriani. Per marocchini e albanesi la centralità del capoluogo si è ridotta a favore delle altre province, soprattutto il Cuneese e l'Alessandrino. Per quanto riguarda lo stato balcanico, appena un quarto vive nella Città Metropolitana.
I territori del Piemonte raccontano storie diverse, a seconda appunto dei flussi migratori: la presenza ucraina è forte nel Novarese (il 30.5% del totale regionale); le comunità moldava (67,3%) e peruviane (73,4%) sono corpose nel Torinese; la collettività senegalese tra Novara e Cuneo (41.1%). O ancora i macedoni stabilizzati fra Cuneo (39.3%) e Asti (34.%) e gli ivoriani fra Cuneo (35%) e Torino (33.8%).
I permessi di soggiorno
Il panorama, in termini di distribuzione tra le province, non cambia se si guardano i permessi di soggiorno: 273.141 a fine 2024, di cui 46.4% di lungo periodo.
A guidare badanti e babysitter
Dal punto di vista occupazionale, in Piemonte sono 204.400 i lavoratori stranieri. La maggioranza sono impiegati come badanti, colf e babysitter (60.7%), seguiti a molta distanza da agricoltura (12.2%) e industria (12%). In coda commercio (10.9%) e servizi (10.5%).
Oltre 53.839 imprese sono guidate da stranieri. Per quanto riguarda quest'ultimo ambito, la parte del leone è fatta dalle imprese edili (33.1%), seguito da minimarket, estetista ed altre attività commerciali (23.9%).
"Torino ha saputo accogliere"
"Le nostre comunità - ha commentato il consigliere comunale di Torino, Abdullahi Ahmed - sono cambiate e lo dimostrano i dati, ma lo dimostra anche mia presenza in Sala Rossa: Torino ha saputo accogliere me e la mia famiglia".
E sui dati ha aggiunto: "Dietro questi numeri ci sono le vite e difficoltà quotidiane delle persone. Ci sono leggi, fatte anche recentemente, che creano difficoltà agli stranieri: stiamo parlando di persone che sono stabilmente qui da 15 anni e hanno i requisiti per avere la cittadinanza. La modifica normativa nazionale sta creando problemi ai loro figli".