Dalle Molinette fino al Gradenigo passando per il Mauriziano. Anche davanti agli ospedali torinesi, così come in altre centinaia in tutta Italia, si è svolto il flash mob “Luci sulla Palestina: 100 ospedali per Gaza”. Un'iniziativa promossa dal personale sanitario delle reti #DigiunoGaza e Sanitari per Gaza per mantenere l'alta l'attenzione sul genocidio.
Oltre 60mila palestinesi uccisi
E così di fronte alle strutture sanitarie medici, infermieri ed OSS -accompagnati in molti casi dalle loro famiglie - si sono ritrovati insieme accendendo torce, lampade, lumini e candele per illuminare simbolicamente la notte di Gaza e ricordare gli oltre 60 mila palestinesi uccisi in questi ultimi due anni dall’esercito israeliano. Tra di loro anche 1.677 sanitari, i cui nomi sono stati letti a staffetta tra le regioni.
"Nostro dovere mobilitarci"
"Una mobilitazione dal basso - spiegano gli organizzatori - amplissima e diffusa su tutto il territorio nazionale che è la dimostrazione di come nel mondo della sanità l’indignazione contro il genocidio palestinese sia forte e dilagante, un’onda che monta ogni giorno. Come sanitari e sanitarie non possiamo rimanere a guardare mentre si compie un genocidio, è nostro dovere mobilitarci”.
"Boicottare TEVA"
La richiesta al Governo, Regioni, Aziende sanitarie ed i Comuni è che che sia avviato il "boicottaggio immediato della azienda farmaceutica israeliana TEVA, che non solo è complice del governo israeliano nelle politiche di occupazione e apartheid, ma è anche attivamente coinvolta nel genocidio".
"Tutti devono fare la loro parte, anche e soprattutto il Governo italiano che deve fare pressione su Israele e interrompere accordi e forniture militari" concludono. Analoghe iniziative sono state realizzate anche dal 118 a Giaveno e all'ospedale di Pinerolo.