Contrordine. Potrebbero chiudersi le porte di Coverciano per il portiere 13enne del Volpiano Pianese che nei giorni scorsi è stato picchiato dal genitore di un giocatore avversario del Csf Carmagnola, in occasione di un torneo che si disputava a Collegno.
A far cambiare idea ai vertici della Nazionale di calcio italiana, infatti, potrebbe contribuire - secondo quanto riporta questa mattina la Gazzetta dello Sport - la diffusione del video degli incidenti a fine partita che si è diffuso nelle scorse ore sui social e soprattutto la squalifica di un anno che è stata comminata al ragazzo con l'accusa di aver acceso gli animi dopo il fischio finale. Il tutto, prima che la situazione degenerasse con l'ingresso dell'adulto sul campo del Paradiso Collegno.
Questione di opportunità, insomma, man mano che si vanno chiarendo dinamiche e responsabilità di quanto accaduto. Mentre nelle prime ore dopo la notizia del ragazzo finito all'ospedale erano stati in tanti i calciatori di primissimo piano che avevano mandato messaggi di solidarietà e vicinanza al 13enne. Proprio come Gigio Donnarumma, suo "collega" di ruolo in maglia azzurra (e ora al Manchester City) che lo aveva invitato a Casa Azzurri, ma lo stesso Gigi Buffon si era fatto vivo, in qualità di capodelegazione della Nazionale. E, con loro, molti altri campioni (ex o in attività).
Ora che il giudice sportivo gli ha però vietato l'accesso ai campi di gioco fino al prossimo mese di settembre, anche le porte di Coverciano rimarranno chiuse.
Cronaca - 05 settembre 2025, 09:08
Portiere 13enne picchiato da un papà avversario: dopo la squalifica di un anno si chiudono le porte di Coverciano
Nelle prime ore dopo i fatti, la Nazionale aveva invitato il ragazzo a visitare Casa Azzurri. Ma con la sentenza del giudice sportivo lo scenario sta cambiando
Continua a far discutere la vicenda della rissa sul campo a Collegno