Attualità - 04 luglio 2025, 12:42

Pomaretto: via Carlo Alberto diventerà la via dei murales

L’artista di Fenestrelle Pepe Gaka ha iniziato la sua opera e domani incontrerà i cittadini

Il primo murale di Pepe Gaka

Il primo sorge all’incrocio con via Vittorio Combe e ritrae una viticoltrice al lavoro. A questo murale ne seguiranno altri 4, che trasformeranno via Carlo Alberto. È partito l’intervento ‘Pomaretto: percorsi eroici fra arte e cultura’, inserito nel programma ‘G.C.V. Green Cultural Valley’, finanziato con 113.437,28 euro di fondi per lo sviluppo e la coesione. I murales costeranno circa 40.000 euro: “Ne sono previsti cinque su via Carlo Alberto: quattro su edifici privati ben visibili lungo la strada e uno su un muro comunale” spiega il sindaco Danilo Breusa. Ci sarà poi anche un sesto murale, “che verrà realizzato più avanti in una scuola, con l’aiuto dei ragazzi”.

I temi scelti raccontano e valorizzano l’identità del territorio, attraverso immagini che richiamano la viticultura, le scene di vita contadina e la pastorizia. Un modo per offrire ai visitatori, che si accingono a entrare a Pomaretto, un primo assaggio visivo della cultura locale.

A realizzarli è Giuseppe Percivati, in arte Pepe Gaka, originario di Fenestrelle. Percivati, classe 1983, vanta un background internazionale; dopo aver vissuto in Giappone, Canada, Nuova Zelanda e Stati Uniti, è rientrato in Italia nel 2020. Dal 2016 si dedica esclusivamente ai murales e nel 2019 ha realizzato a Karachi, in Pakistan, quello più alto dell’Asia: “Quando sono tornato in Italia, mi sono proposto per collaborazioni a più Comuni - racconta l’artista -, con l’Amministrazione comunale di Pomaretto c’è stata da subito una bella intesa. Insieme lavoriamo bene”.

Per celebrare l’avvio del progetto, il sindaco Breusa invita tutti i cittadini a partecipare domani, sabato 5 luglio, alle 11 in piazza Griglio per un aperitivo con l’artista: “Sarà un momento per conoscere l’artista e le opere che sta realizzando. Una chiacchierata per stare insieme e ricordare che i bei progetti sono di tutti e partono da tutti”.

Martina De Mieri