Cronaca - 03 maggio 2025, 15:23

Alcol, droga e distrazioni: gli incidenti sono la principale causa di morte nei giovani tra i 15 e i 24 anni

Il 6 maggio la Giornata Europea della Sicurezza Stradale, nel 2023 nel Torinese ben 23 morti

“Zero vittime” sulle strade è l’obiettivo cui punta l’Unione Europea a lungo termine. Nel breve termine si propone la diminuzione del 50%, rispetto ai dati del 2019, di morti e feriti gravi entro il 2030. Il Piano Nazionale per la Sicurezza Stradale, approvato nel 2022, condivide ovviamente gli stessi obiettivi.

Una visione integrata dell’incidentalità stradale deve guardare simultaneamente agli aspetti connessi alla qualità dei mezzi di trasporto, delle infrastrutture, dei comportamenti sia degli attori istituzionali che degli utenti del sistema stradale, tenendo conto delle problematiche che inducono i conducenti a sottovalutare i rischi e talvolta adottare stili di guida insicuri per sé e per gli altri.

L’approccio basato sul Safe System, adottato a livello internazionale, ribalta la visione fatalistica secondo cui gli incidenti sono il prezzo da pagare per garantire la mobilità e si prefigge di eliminare le vittime di incidenti e lesioni gravi sul lungo termine. In particolare individua le categorie a rischio: bambini/adolescenti, giovani conducenti, over 65, pedoni, ciclisti, utenti delle due ruote a motore.

La strada, soprattutto nei contesti urbani, è condivisa da un numero elevato di utenti che si spostano con modalità differenti e la condivisione esige rispetto innanzitutto delle regole, ma anche la conoscenza e la consapevolezza dei fattori di rischio e l’adozione di comportamenti ad elevato livello di sicurezza che vanno acquisiti con la sensibilizzazione, la formazione e la repressione/sanzione.

Causa di morte tra i giovani

La principale causa di morte tra i giovani tra i 15 e i 24 anni è proprio l’incidentalità stradale, causata principalmente dall’alta velocità, dalla distrazione, dall’assunzione di alcol o droghe, dalla ricerca di visibilità sui social per esibire comportamenti sfidanti e rischiosi.

Dopo i 65 anni di età è fisiologico un calo dei riflessi, quindi l’adozione di stili di guida prudenti rappresenta un importante fattore di protezione per se stessi e per gli altri.

I dati

Nel mese di settembre 2024 sono stati pubblicati sul sito della Regione Piemonte ( https://www.regione.piemonte.it/web/amministrazione/finanza-programmazione-statistica/statistica/statistiche-incidenti-stradali-piemonte) i dati piemontesi degli incidenti stradali, elaborati dai dati Istat. Tenuto conto che i dati del 2020 sono condizionati da una scarsa mobilità dovuta alle restrizioni della pandemia, sono presi in esame i dati a partire dal 2019 al 2023.

Il numero di incidenti stradali nel suo complesso è stato in continuo calo, le vittime della strada sono diminuite del 5,8% dal 2019 e del 26,1% dal 2022 al 2023 (valore 2020 e 2021 condizionato dalla ridotta mobilità causa covid-19); nel 2023 sono stati registrati complessivamente 10.029 incidenti, con 178 morti e 13.918 feriti. Il tasso di mortalità stradale piemontese (morti sulla popolazione per 100.000 abitanti) è sotto la media nazionale, 4,2 rispetto a 5,2. Il maggior numero di incidenti in Piemonte si è verificato nelle strade urbane (72,2%), seguite dalle strade extra-urbane (21,2%) e dalle autostrade (6,5%). I decessi per incidente stradale si sono verificati prevalentemente nelle strade extra-urbane (51,7%).

2198 incidenti

Solo nella Città di Torino (capoluogo) sono ben 2918 gli incidenti con 23 morti e 4131 feriti. Le cifre assolute possono essere rapportate alla popolazione residente e al numero di veicoli circolanti, nella Città Metropolitana di Torino insiste il 51,8% della popolazione residente e si censisce il maggior numero di autovetture, il 38,5%.

Il maggior numero di decessi coinvolge i conducenti e i passeggeri di autovetture (45,5%), seguiti da motociclisti (27,0%), pedoni (14,6%), ciclisti (6,2%) monopattini (1,7%). L’indice di mortalità dei pedoni risulta in diminuzione rispetto al 2022.

Gli anziani risultano la classe di età maggiormente coinvolta negli incidenti che riguardano i pedoni, rappresentando infatti ben il 61,5% dei pedoni deceduti (26 in termini assoluti), mentre sono il 14,6% dei morti totali in incidenti stradali. I pedoni feriti sono stati 1388 pari al 10% dei feriti per incidente stradale. Diminuisce il numero di incidenti stradali che coinvolgono i ciclisti, pari al 8,9%, con un indice di mortalità pari al 1,2%.

In lieve aumento la percentuale di e-bike coinvolte in incidenti stradali con numeri fortunatamente ancora molto piccoli, sintomo anche di una maggiore diffusione del mezzo, come anche per la percentuale dei monopattini coinvolti in incidenti stradali con lesioni o morti.

Alcol e guida

Non esistono quantità di alcol sicure alla guida. Il livello di concentrazione di alcol nel sangue (alcolemia) ottimale ai fini dell’idoneità psico-fisica alla guida è zero grammi per litro. La legge impone tale livello per i minori di 21 anni, per i neopatentati e per i professionisti del volante. Guidare dopo aver bevuto anche un solo bicchiere di bevanda alcolica aumenta il rischio di provocare o essere vittima di incidenti, in quanto l’alcol altera la capacità di rispondere prontamente agli stimoli acustici, luminosi e spaziali.

Con un livello di alcolemia (cioè la concentrazione di alcol nel sangue) di 0,5 g/l, che rappresenta il massimo livello consentito dal codice della strada e che non dovrebbe mai essere raggiunto se si intende porsi alla guida, il tempo di frenata raddoppia, si riduce il campo visivo, in particolare quello laterale, si ha una percezione distorta delle distanze e della velocità.

L’incidente causato dall’alcol alla guida rappresenta la prima causa di morte tra i giovani in Italia. Se si deve guidare quindi è fondamentale non bere, qualunque sia l’età. Anche l’assunzione di sostanze stupefacenti come allucinogeni, anfetamine, cannabinoidi, cocaina, estasi, inalanti e oppiacei comporta un notevole aumento del rischio di incidente, specialmente se accompagnata dal consumo di alcol.
 

Comunicato stampa