Attualità - 03 marzo 2024, 14:10

Il carro di carnevale di Luserna San Giovanni e Cavour strappa sorrisi portando in sfilata la morte

Gli Amici del Pellice, che l’hanno costruito, hanno fatto incetta di premi e coppe nonostante l’argomento affrontato sia difficile

‘L’ultimo viaggio’ de Gli Amici del Pellice

Sono riusciti a strappare i sorrisi del pubblico facendo sfilare la morte: con il loro carro di carnevale gli Amici del Pellice hanno fatto incetta di premi. ‘L’ultimo viaggio’ di Luserna San Giovanni e Cavour sfilerà l’ultima volta il 23 marzo ma, dopo la vittoria al ‘Carnevale delle 2 Province’, per il presidente dell’associazione è tempo di bilanci: “Abbiamo superato il record dei riconoscimenti che era già nostro: alle sfilate, finora, abbiamo preso 10 premi e 5 coppe” afferma Giosly Chiavazza.

Il carro ha avuto successo nonostante sia difficile ridere sull’argomento a cui è dedicato: “Un’antica carrozza trainata da un maestoso cavallo viene guidata da un avido cocchiere per simboleggiare l’ultimo viaggio della felicità. Dietro compare un imponente teschio, segno della sconfitta e della morte”. L’obiettivo era di creare un’allegoria non solo della morte ma anche degli stati di profonda tristezza in cui possono cadere le persone: “Nella quotidianità può capitare che, senza rendercene conto, gli eventi ci travolgano portandoci a perdere il sorriso ed a condurre vite spente e senza colore”. Per questo sul carro sono presenti anche simboli di rinascita: “Il teschio ruota ed appare un pagliaccio che ci ricorda l’importanza del gioco e della risata. Con lui arrivano anche le farfalle che ci simboleggiano il potere della libertà delle emozioni”.

Non è la prima volta che gli Amici del Pellice si cimentano con un argomento impegnativo: “In passato avevamo creato un’allegoria della guerra con le maschere di personaggi che nella storia hanno portato morte e distruzione come Hitler, Stalin, Mussolini. Tra queste maschere c’era anche una figura ecclesiastica per ricordare le crociate”. La soddisfazione più grande era stata quella di ricevere i complimenti da un ex militare in Iraq: “Ha avvicinato, tra la folla, un nostro figurante dicendogli che lui gli scenari di guerra li aveva visti veramente, tuttavia gli faceva bene vedere trasformato in allegoria quello che aveva vissuto”.

Gli Amici del Pellice hanno lavorato per quattro mesi ininterrottamente alla preparazione di ‘L’ultimo viaggio’, nel capannone di Gemerello, frazione di Cavour: “Il nucleo del gruppo, composto da una quindicina di persone, si è ritrovato tutte le sere racconta Chiavazza –. Abbiamo iniziato la sua costruzione a settembre, e il 21 gennaio eravamo pronti per la prima sfilata”. Le fasi di contrizione sono numerose: “Si parte con l’individuazione dell’argomento, poi si passa al bozzetto e alla progettazione. Viene quindi la volta della costruzione della struttura, della parte meccanica e di quella elettrica. Fondamentale la fase della lavorazione delle forme in cartapesta e, infine, si passa agli interventi estetici come la verniciatura”.

Tra i costruttori c’è chi arriva da lontano: “Prevalentemente siamo di Luserna San Giovanni e dei Comuni limitrofi, ma alcuni fanno chilometri per raggiungere il capannone di Gemerello: come un nostro socio che vive a Savigliano”. La maggior parte di loro sono amici: “Per portare avanti un impegno di questo tipo è fondamentale il clima di fiducia. Per questo è fondamentale anche il rapporto con i figuranti del carro che sono 220: devono sentirsi a casa, parte dell’impresa, e non distaccati da noi costruttori. Sono loro che trasmettono al pubblico le emozioni con le coreografie e i sorrisi”.

Elisa Rollino