Attualità - 26 luglio 2023, 18:28

Villar Perosa ha una nuova agente di polizia locale con ‘il naso rosso’

Mara Palmero, di Macello, è in servizio da aprile e a ottobre riceverà la placca. Nel tempo libero fa la volontaria di Vip Pinerolo

Mara Palmero in servizio a Villar Perosa

La divisa le è sempre piaciuta, ma non aveva mai pensato davvero di indossarla, fin quando la pandemia l’ha convinta a mettersi in gioco. Dal 17 aprile Mara Palmero, 36 anni, di Macello, presta servizio nel corpo della polizia locale di Villar Perosa in attesa di concludere la sua formazione e prendere la placca il prossimo 18 ottobre, che le consentirà di essere pienamente operativa e fare anche i verbali.

“Ho preso una laurea triennale in architettura e prima della pandemia lavoravo in un bar. Mi piaceva, ma la pandemia mi ha convinto a mettermi in gioco – racconta –. La divisa mi ha sempre affascinato e mi entusiasmava l’idea di mettermi al servizio della comunità, perché nelle realtà piccole l’agente di polizia locale è una figura importante”. Così si è preparata e ha partecipato al concorso indetto dal Comune di Bricherasio. Ed è da quella graduatoria che Villar Perosa ha attinto per chiamarla in servizio. Assieme a lei lavorano l’agente scelto Franca Laurenti e il messo comunale Salvatore Elefante.

“La mia esperienza in Comune è ancora breve, anche perché devo concludere il corso di formazione, ma posso dire di aver trovato un ambiente famigliare, in cui le relazioni umane sono importanti e si lavora bene” rivela. La sua speranza è anche di stabilire un legame costruttivo con la popolazione: “Certe persone preferiscono relazionarsi con un agente uomo, ma sono fiduciosa che le cose possano cambiare e che io possa raggiungere l’obiettivo di contribuire alla sicurezza locale, garantendo tranquillità ai villaresi”. La scelta di entrare nella polizia locale non è l’unico cambiamento nella vita di Palmero negli ultimi anni. Lo scorso novembre ha anche frequentato il corso per diventare naso rosso, entrando nel gruppo di Pinerolo di Viviamo in Positivo. Come nome ha scelto ‘Sofiatina’: “È un incrocio tra i nomi delle mie nipoti, Sofia e Martina” rivela sorridendo. Anche l’idea di fare il clown di corsia era una cosa che aveva in mente da tempo, ma la pandemia ha ritardato questo suo sogno: “Per ora ho fatto dei servizi con persone disabili e con gli ospiti della Casa dell’Anziano – non nasconde l’emozione –. Mi riempie il cuore di gioia donare un sorriso a chi è meno fortunato. Ma anche noi riceviamo molto, perché da un servizio torni carico di affetto, amore e calore e ricuperi ‘cose’ che in due anni di pandemia si sono andate perdendo”.

Marco Bertello