Eventi - 06 marzo 2023, 16:01

A Villar Perosa si celebra l’otto marzo con una festa multiculturale

Appuntamento all’oratorio mercoledì alle 15

L’oratorio di Villar Perosa

L’otto marzo è multiculturale e multietnico a Villar Perosa: all’oratorio di via Giacomo Puccini 6 un pomeriggio patrocinato dal Comune, aperto a tutti, a cura delle studentesse di varie nazionalità del corso di italiano.

La giornata ripropone un evento realizzato prima della pandemia ai Caffè Alzheimer, giornate dove persone affette dalla patologia, famigliari e chi se ne prende cura (caregiver) possono vivere un momento conviviale insieme a professionisti e volontari. Dopo uno degli appuntamenti mensili, le studentesse del corso di italiano per donne straniere, gestito da maestre elementari in pensione a cui il Comune di Villar Perosa fornisce la sala per le lezioni e i libri, avevano preparato per la merenda i loro cibi e bevande tradizionali: anche in questa occasione sarà possibile gustare i loro piatti, a partire dalle 15. “Abbiamo pensato di riproporre questa iniziativa per la Festa della Donna – spiega l’assessore Serenella Pascal – per creare una giornata che potesse unire tante realtà e persone diverse, legate però tutte dal desiderio di essere solidali, socializzare e creare comunità”.

Insieme alle studentesse, in quindici a frequentare il corso partito a settembre, ci saranno anche le donne di ‘Tasselli Colorati’, un gruppo di uncinetto che da qualche anno partecipa a mercatini e fiere vendendo le proprie creazioni per beneficienza, donando i proventi lo scorso anno alla onlus Cuore Aperto, all’associazione Ali Spiegate e alla Croce Verde di Perosa per l’emergenza profughi. Completerà il gruppo di ospiti il progetto della Diaconia Valdese ‘Integralmente’, i cui destinatari sono persone affette da deterioramento cognitivo e Parkinson. “Il nostro obiettivo principale è la socializzazione – spiega Aude Clain, rappresentante del progetto –, con attività singole e di gruppo, sostenendo le famiglie e cercando di rallentare il decorso delle malattie. Con giornate e feste come quella dell’otto marzo vogliamo creare una rete sul territorio”.

Rosa Mosso