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Attualità | 16 gennaio 2023, 13:16

Oggi l’ultimo saluto a ‘Palmira dei funghi e del mercato’

Si è spenta la famosa commerciante pinerolese, fino a poco tempo fa dietro il banco di piazza Roma

Palmira Avaro

Palmira Avaro

A Pinerolo era conosciuta come ‘Palmira del mercato’, in Val Chisone come ‘Palmira dei funghi’, ed arrivavano da lontano per gustare i piatti tipici della sua ‘L’aquila d’oro’. La pinerolese Palmira Avaro, fino a poco tempo fa dietro al banco di frutta e verdura di piazza Roma, è morta giovedì 12 gennaio ad 84 anni. “Per lei stare a contatto con le persone era importantissimo. Il mercato è stato tutta la sua vita” racconta la figlia, Paola Ribotta. La madre era talmente conosciuta in zona che a lei e ai fratelli Alberto e Gustavo, la gente si è sempre rivolta chiamandoli ‘I figli di Palmira’, piuttosto che usando il loro nome.

“La sua attività commerciale iniziò tanti anni fa al mercato di piazza Vittorio Veneto dove aveva un grande banco di dolci in cui lavoravano tre commesse – ricorda Ribotta –. E poi, a cavallo degli anni sessanta, guidò la famosa ‘L’aquila d’oro, trattoria di via Buniva, dove lei cucinava piatti tipici conosciuti in tutto il Pinerolese”. Ma Avaro aveva iniziato a lavorare fin da giovanissima: “Ad appena otto anni partì dalla casa di famiglia a Santa Brigida per andare a servizio” racconta Ribotta.

Quarantacinque anni fa, Avaro con il suo banco approdò al mercato agricolo di piazza Roma, conosciuto come ‘mercato delle cavagne’. “Lì aveva un banco di frutta e verdura. Finché è riuscita a coltivare nei campi vicino a casa, ha venduto i suoi prodotti, poi ha ampliato la rete dei fornitori” spiega la figlia. In Val Chisone invece era conosciuta per il commercio dei funghi, i raccoglitori della vallata infatti si rivolgevano spesso a lei per venderli.

Avaro ha lasciato il suo posto al mercato solo lo scorso anno, nonostante una polmonite e una broncopolmonite avessero minato la sua salute. “Di giorno stava dietro il banco e la notte assisteva i malati in ospedale: a lei bastavano 2 o 3 ore di sonno al giorno. Il lavoro veniva prima di tutto – rivela la figlia –. Finché è rimasta in attività mia madre è sempre stata una donna forte e autonoma, e ha fatto nella vita ciò che ha voluto”.

Nonostante abbia lavorato tanto, quella di Avaro è stata una vita austera: “Buona parte di ciò che guadagnava lo ridistribuiva a chi aveva bisogno e le chiedeva aiuto durante i giorni del mercato: dava qualche soldo, oppure diceva ‘porta a casa della verdura’, ‘prenditi due pesche’. Raccoglieva anche abiti usati da regalare a chi non poteva permettersi di acquistarli” rivela Ribotta. “Qualcuno in questi anni ha anche approfittato della sua generosità – aggiunge – ma mia madre non era ingenua: se ne accorgeva, tuttavia non poteva fare a meno di aiutare la gente”. Con il tempo il suo banco è diventato un punto di ritrovo per i pinerolesi, e “andare da Palmira” un’abitudine.

Il funerale si svolgerà oggi, lunedì 16 gennaio, alle 14,45 nella basilica di San Maurizio a Pinerolo.

Elisa Rollino

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