Economia e lavoro - 05 settembre 2022, 18:54

Emergenza bollette e gas, Confartigianato ha incontrato Cirio: "Le piccole rischiano rincari di oltre 4 miliardi"

La rappresentanza di pmi e artigiani ha chiesto un aiuto soprattutto per le realtà che vogliono liberarsi dall'energia da fonti tradizionali

L'incontro tra la Regione e i vertici di Confartigianato Piemonte

Misure urgenti per aiutare le imprese sul baratro. Dopo settimane di allarmi, il mondo dell'artigianato e della piccola impresa ha consegnato di persona al mondo della politica regionale tutte le preoccupazioni legate al caro energia e alle difficoltà che il tessuto produttivo potrà incontrare nei prossimi mesi. Una situazione che coinvolge anche il settore primario e quello industriale.

Attorno allo stesso tavolo, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, la Giunta Regionale e la delegazione di Confartigianato Imprese Piemonte, guidata dal presidente Giorgio Felici e dal segretario Carlo Napoli.

Già un sovrapprezzo da 1,6 miliardi per le "piccole"

Ad oggi, come evidenziato dalla delegazione durante il confronto, nel solo Piemonte le micro e piccole imprese hanno subito un rincaro dei costi energetici che ha raggiunto l’enorme cifra di 1,6 miliardi in più rispetto a settembre 2021, con un impatto che ha colpito in maniera più significativa le imprese operanti nei settori di vetro, ceramica, cemento, carta, metallurgia, chimica, tessile, gomma, plastica ed alimentare. Secondo le proiezioni di Confartigianato Imprese, in mancanza di misure tempestive, i rincari potrebbero raggiungere i 4,2 miliardi in più rispetto al 2021, generando effetti catastrofici sull’intero tessuto produttivo regionale.

"Necessario lavorare insieme"

La delegazione di pmi e artigiane ha chiesto di lavorare insieme per aggiornare le politiche regionali, anche con riferimento ai fondi strutturali, dando assoluta priorità a quegli interventi che consentano alle imprese di affrancarsi dagli approvvigionamenti energetici da fonti tradizionali, percorso già tracciato da tempo, ma che va fortemente accelerato considerata la straordinarietà della situazione attuale. “Nonostante il delicato momento politico in atto a livello nazionale - ha detto Felici - possiamo senz’altro essere soddisfatti dell’attenzione dimostrata dalla Regione Piemonte verso un tema delicato come quello della crisi energetica. Reputo molto importante il riscontro emerso durante il confronto con il Presidente Cirio e la Giunta regionale circa la necessità di una forte coesione istituzionale a tutti i livelli per poter implementare iniziative legislative e politiche di ampio respiro, che vadano a mitigare gli effetti contingenti della crisi, ma anche a sostenere gli investimenti di medio-lungo termine per affrontare le problematiche strutturali sottese all’emergenza”.