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Salute | 07 maggio 2022, 07:00

Specchio specchio delle mie brame...

I consigli di Nutrigenomica di Simona Oberto

Specchio specchio delle mie brame...

Guardatevi allo specchio! Spogliatevi! Non solo dei vestiti, ma anche di tutti i filtri che avete imparato ad usare per “non vedere” o per “vedere quello che volete vedere”.

Ora, guardate il vostro corpo. Questa volta voglio che vi soffermiate sulla vostra pelle. L’organo che ci protegge dalle infezioni, dalla disidratazione e dalle radiazioni. Non c’è organo più esposto ai danni provocati da fattori stressogeni esterni come le lesioni, la luce solare nociva, il fumo, l’inquinamento in generale e i germi patogeni.

Come si mostra la vostra pelle “esterna”? Tonica, idratata, elastica, lucente, omogenea nel colore o si presenta rugosa, disidratata, secca, irritata, grassa, ipersensibile, sottile e spenta? Ho scritto “esterna” perché, come sempre, siamo abituati a valutare solo ciò che ci circonda e non ci soffermiamo mai a riflettere su ciò che succede dentro di noi. E sì, perché la pelle funge da confine tra il mondo esterno e quello interno. Io direi tra l’ambiente e il nostro “io”. Le persone, di solito, sono poco abituate a concentrarsi su sé stesse, “attratte” da tutto ciò che succede all’esterno.

Luci, suoni, rumori ci distraggono, mentre la fretta, i mille impegni e lo stress “mangiano” il nostro tempo. Poco tempo per “parlare con sé stessi”, tanto tempo sprecato ad urlare o recriminare verso gli altri o il destino avverso. C’è sempre un colpevole da additare e sempre una scusa per giustificarsi. E chissà quante volte, anche la vostra pelle ha cercato di avvisarvi che c’era qualcosa che non andava all’interno del vostro organismo, avvertendovi con sintomi esterni come un eczema, una orticaria, una desquamazione o più semplicemente con un aspetto disidratato e spento!

Chissà quante volte ha provato ad avvertirvi e voi avete soffocato la sua voce con un rimedio chimico che gli ha “tappato la bocca”! Ricordatevi che una alterazione della pelle non racconta solo un inestetismo, ma anche una affezione interna. Ma a noi non importa cosa l’ha provocata, perché l’unica cosa che ci disturba e ci manda in panico è il sintomo.

E così l’interna nostra giornata è rovinata da quei “maledetti” brufoli spuntati nella notte sulla guancia sinistra! O proprio non riusciamo ad accettare quelle rughette intorno alle labbra o agli occhi che ci fanno apparire più “vecchi”. E non parliamo dell’eritema che ci impedisce di sfoggiare il nostro bel décolleté. Il fatto è che tutti gli inestetismi, più o meno gravi, raccontano sempre una disfunzione patologica all'interno del nostro organismo.

Ad esempio, l'herpes facciale è il segno di un'infezione interna contro cui il nostro sistema immunitario sta combattendo; il colore giallo della pelle (ittero) può indicare la presenza di problemi epatici; un esantema può essere la manifestazione di una reazione allergica a qualche alimento, reazione che a sua volta racconta un possibile malassorbimento o alterazione della nostra digestione; una eccessiva secchezza potrebbe essere sintomo di carenza di vitamine come la C, E, A o di sali minerali come lo zinco, il selenio e il magnesio.

Insomma, la condizione della pelle è legata a moltissimi fattori: in primis l'età, i geni e le nostre abitudini quotidiane. Ma la nostra pelle riflette anche le nostre emozioni e la nostra condizione psicologica: il rossore che compare sulle nostre gote, quando siamo imbarazzati; il pallore che racconta uno spavento o uno stato d’ansia; il sudore che accompagna la nostra fatica.

Lei accoglie le rughe, come segno di esperienze di vita, di saggezza e di maturità, ma a dire la verità, si vedono sempre meno rughe sui volti. Forse la saggezza sta, piano piano, lasciando il posto alla vanità e alla superficialità? La pelle mostra le nostre ferite, le cicatrici e i graffi che la vita e il tempo ci hanno donato. Racconta i nostri sforzi, le nostre battaglie, vinte e perse, il nostro coraggio.

Le ferite sono importanti perché ci ricordano un evento che ci ha fatto soffrire, ma la sofferenza dovrebbe rafforzarci e non schiacciarci, andando a nutrire la nostra esperienza di vita! Ma quasi sempre, come evitiamo di guardare ciò che non ci piace sul nostro viso, che sia una ruga, una macchia, un brufolo o una espressione, così evitiamo di guardare le nostre ferite interne. E noi sappiamo come stanno le cose, molto più di quanto siamo disposti ad ammettere. Eppure, invece di fare un bilancio equilibrato, persistiamo nel proiettare sugli altri le responsabilità di ciò che ci procura dolore, senza farci mai un esame di coscienza. Molte persone evitano di guardarsi allo specchio, perché, proprio attraverso la loro pelle, quello stesso specchio potrebbe raccontare quanto sono sbagliate le loro abitudini quotidiane e quanto sono profondi i loro squilibri fisici e psicologici. E così, con un colpo di bisturi, con una crema “miracolosa” o con un cerone ben distribuito coprono ciò che non gradiscono, per sembrare ciò che non sono.

E incuranti delle conseguenze continuano magari ad alimentarsi in modo squilibrato, portando in carenza nutrizionale le loro cellule, comprese quelle della pelle. Eh sì, perché la salute della pelle risente moltissimo di un apporto insufficiente di micronutrienti la cui carenza va a compromettere proprio le fasi di formazione dei suoi costituenti. Tra tutti i micronutrienti “amici” della pelle, uno dei più importanti è la vitamina C che deve essere assunta attraverso l’alimentazione o con una corretta integrazione.

Nel derma si produce collagene solo quando la vitamina C trasforma l'amminoacido prolina in idrossi-prolina, quindi, la mancanza di tale vitamina ostacola la sua sintesi. Inoltre, una carenza di questa vitamina favorisce lo stress ossidativo, così le fibre di elastina perdono di elasticità a causa dei radicali liberi. Importante anche la vitamina A che aiuta a controllare il tasso di accumulo della cheratina nella pelle. Una sua carenza può determinare secchezza e screpolature. Fondamentali gli acidi grassi essenziali, perché le membrane delle cellule cutanee sono costituite da una buona quota di questi nutrienti.

Un loro deficit determina la disidratazione delle cellule per cui la pelle diventa secca e ruvida. E non pensate di risolvere la cosa semplicemente applicando una crema nutriente e idratante, magari non naturale e di scarsa qualità, perché la salute della cellula cutanea dipende da quanti nutrienti e tossine riceve. Anche lo zinco è un ottimo alleato della nostra pelle in quanto è necessario per la corretta produzione di nuove cellule. Una sua carenza favorisce la comparsa di smagliature, inoltre è associata a una serie di problemi dermatologici che vanno dall’acne agli eczemi.

Tutte le sostanze antiossidanti sono fondamentali per la salute della nostra pelle. Essa è molto vulnerabile agli attacchi degli ossidanti prodotti dal fumo, dall'inquinamento, dai cibi fritti o bruciacchiati, dai grassi idrogenati, ma anche dai processi di combustione dell'ossigeno che avvengono nel nostro organismo per produrre energia. Il danno che l'ossigeno produce nelle nostre cellule è paragonabile a quello che provoca sul ferro arrugginendolo.

Gli ossidanti hanno un alto potere distruttivo su tutte le strutture del nostro corpo: grassi, proteine, tessuti connettivi, acidi nucleici (DNA e RNA). Le parti del corpo più vulnerabili al loro attacco sono proprio le membrane cellulari e il DNA all'interno della cellula. Essi privano la cellula della capacità di rigenerarsi e di ripararsi. Questo discorso vale anche per le cellule della pelle. Ma i disturbi dermatologici sono imputabili anche a squilibri dell'apparato digerente. Sto parlando di cattiva digestione, disbiosi e malassorbimento.

Quando attraverso le mucose del tubo digerente passano troppe tossine e le molecole di cibo “indigerito” entrano nel flusso sanguigno, il nostro organismo perde la capacità di disintossicarsi. Tutto il sistema si indebolisce, con la conseguenza che gli organi emuntori perdono funzionalità ed efficienza. Le tossine rimangono in circolo e si manifestano i classici sintomi da intossicazione: cefalea, gonfiore, affaticamento, dolori muscolari e/o articolari.

Poi, a volte, compaiono gli sfoghi sulla pelle. Perchè? Il corpo “butta fuori” ciò che gli organi emuntori primari non riescono a fare, perché “intasati”. E sì, la pelle è un efficiente organo emuntore secondario che corre in aiuto proprio del nostro intestino e del nostro fegato e lo fa “spurgando” tossine. Allora cosa possiamo fare in concreto per aiutare, nelle sue funzioni, questo importantissimo organo? In primis, avere delle sane abitudini alimentari a base di cibi freschi e stagionali, ricchi di tutti i micronutrienti in grado di rallentare proprio i processi di invecchiamento cellulare e la degenerazione dei tessuti. Per questo motivo è fondamentale ogni giorno alimentarsi con cibi ricchi di antiossidanti: verdura e frutta di colore rosso, arancio e giallo; ortaggi di colore verde e bianco, ma anche i legumi e i cereali integrali biologici; i semi e la frutta secca. Importantissimi per la salute della pelle sono i grassi essenziali omega-3.

La loro concentrazione nelle membrane cellulari è un elemento vitale per l'aspetto della nostra pelle. Oltre a renderla liscia e morbida, essi favoriscono il lavoro di controllo che le membrane svolgono su tutto ciò che deve entrare ed uscire dalla cellula. In mancanza di acidi grassi le cellule della pelle non riescono a trattenere acqua e perdono turgore. Allora via libera al pesce e alla frutta secca. Ottima fonte sono i semi e i loro oli spremuti a freddo. Se volete avere una bella pelle, prendetevi cura del vostro fegato, evitando gli alcolici, i cibi ricchi di grassi idrogenati, di conservanti e di sostanze citotossiche.

Fondamentale anche l'acqua. La mancanza di un apporto adeguato di acqua provoca disidratazione in tutte le cellule del corpo, comprese quelle cutanee. Senza un apporto adeguato di acqua le cellule non sono in grado di detossicarsi. Si crea un circolo vizioso in cui le cellule non ricevono ossigeno e nutrienti a sufficienza e si bloccano nelle loro funzioni. Anche lo zolfo è fondamentale per la salute della nostra pelle. Questo minerale essenziale è un costituente della cheratina e del collagene. Come potete assumere lo zolfo? Uno dei cibi più ricchi di questo minerale è il tuorlo d'uovo, ma anche cipolle, aglio, verza, cavoli di Bruxelles e rape sono una buona fonte di questa sostanza, così come tutti gli alimenti ricchi di proteine.

Oppure potete ricorre ad integratori di metilsulfonilmetano (MSM) associato a vitamina C (sotto la guida di un esperto). Lo zolfo svolge una potente azione disintossicante ed è necessario per la formazione di nuove cellule (e vi ricordo che la pelle si rinnova costantemente). Insomma, come sempre la Natura ci offre molti strumenti per aiutare il nostro corpo a mantenersi forte ed efficiente. La Natura ci aiuta, ma siamo noi che dobbiamo impegnarci a “vedere”. Quindi, ritornate davanti al vostro specchio. Guardatevi! Che cosa vi sta dicendo la vostra pelle?

Redazione

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