I cantieri rischiano il blocco, mentre il Pnrr potrebbe rivelarsi un flop. È questo l'allarme del mondo piemontese delle costruzioni: secondo Ance, infatti, il continuo aumento dei costi dei materiali da costruzione (bitume, acciaio, alluminio e non solo) sta rendendo la lavorazione insostenibile. E a peggiorare ulteriormente le cose, si aggiunge anche il rialzo di gas e carburante (per trasporti e consegne).
“Non possiamo più attendere: scarseggiano materiali e gli impianti di produzione stanno chiudendo. Occorrono subito misure per calmierare i prezzi e compensare i maggiori costi sostenuti dalle imprese, altrimenti tutti cantieri anche per carenza di materie prime si fermeranno - sostiene la presidente dell’Ance Piemonte e Valle d’Aosta, Paola Malabaila -. Purtroppo le misure finora varate risultano insufficienti e non possono in alcun modo arginare la situazione”.
La richiesta è di risposte immediate. “La scorsa settimana abbiamo sottoscritto il rinnovo del contratto nazionale anche per premiare i nostri lavoratori che si sono contraddistinti in questo periodo pandemico, e che ora sarebbero stati impegnati nella realizzazione di opere del PNRR nell’interesse dei cittadini, ma con questi aumenti fuori controllo le aziende si autoestinguono. Il prezzo delle sanzioni è prevalentemente a carico delle imprese di tutte le attività produttive e di ogni settore merceologico e non è possibile sostenere costi che erodono i ricavi degli appalti pubblici e privati rendendoli anti economici a danno delle imprese stesse".
"Occorre salvaguardare le imprese secondo le cause di forza maggiore e lo stato di emergenza bellico per evitare escussioni di fideiussioni e inadempienze contrattuali con relative segnalazioni all’ANAC e successive cause civili e amministrative – continua Malabaila - Abbiamo apprezzato lo sforzo della Regione Piemonte che ha ravvicinato la frequenza di aggiornamento del prezzario pubblicando proprio ieri l’edizione 2022, ma la straordinarietà e drammaticità del momento storico si palesa in un settimanale aumento dei materiali da costruzione. Non possiamo lavorare auspicando in governative compensazioni future frutto di indagini di mercato su un paniere caratterizzato da unità di misura sbagliate e voci non rappresentative. Servono un meccanismo compensatorio obbligatorio, aggiornamenti in linea con i prezzi di mercato e un’efficace clausola automatica di revisione prezzi”.