Videogallery - 15 febbraio 2022, 15:22

Irpef, Lo Russo attacca Marrone: “Minaccia la Città”. Cirio getta acqua sul fuoco: “Era una provocazione”

Il sindaco contro l’assessore regionale: “Forse ha problemi di visibilità”. Il Governatore: “Si tratta solo di dialettica politica”

Irpef, botta e risposta tra Lo Russo e Cirio sulle parole dell'assessore regionale Marrone

Non si ferma il botta e risposta a distanza tra Maurizio Marrone e Stefano Lo Russo. Ad attaccare frontalmente l’assessore regionale, reo di aver “minacciato” tagli al Comune di Torino in caso di un aumento (poi comunque deliberato, seppur in forma minore rispetto alle previsioni iniziali) dell’Irpef: “Credo sia profondamente sbagliato da parte di un esponente del governo regionale minacciare la città di tagli”.

Lo Russo: "Marrone forse ha problemi di visibilità"

Peraltro - ha proseguito il sindaco Lo Russo - Marrone l'ha fatto in maniera sconveniente dal punto di vista istituzionale. I rapporti istituzionali con il presidente Cirio sono di grande qualità, forse l’assessore Marrone ha problemi di visibilità visto che non mi pare tanto in linea con l’impostazione del suo Governatore. La domanda ponetela al presidente della Regione”.

Certo - ha poi concluso sibillino il primo cittadino - questo dovreste chiederlo a Cirio…”.

Il sindaco ha poi smentito la ricostruzione secondo la quale sia stato proprio merito dell’assessore regionale di Fratelli d’Italia se l’aumento dell’Irpef ha coinvolto meno torinesi rispetto a quanto paventato inizialmente: “Non è legato al pressing improvvido dell’assessore Marrone, quanto all’interlocuzione con il Governo che ci ha garantito maggiori somme per Torino. Questo ci consente di ridurre l’addizionale. Più il Governo dà soldi, meno tassiamo i torinesi”.

Aumento Irpef, Cirio difende Marrone: “Sì alla concordia istituzionale, ma non azzeriamo la dialettica politica”

Chi in questa diatriba ha vestito i panni del pompiere è il presidente della Regione, Alberto Cirio: “Io sono convinto che la concordia istituzionale sia sempre un valore, sui grandi temi si deve lavorare insieme. E questo avviene quotidianamente, ma questo non vuol dire azzerare la dialettica politica che esiste. Marrone ha voluto fare una provocazione per segnalare come l’aumento delle tasse è un tema che viene visto con sfavore. La sua provocazione credo fosse finalizzata a enfatizzare questo aspetto”.

Cirio ha poi invitato i contendenti ad abbassare i torni: “Non facciamo diventare la dialettica politica, che è normale, un qualcosa che mina la concordia istituzionale che c’è e ci deve essere. Nel nostro paese siamo governati da un Governo in cui convivono anime diverse, perché il momento è quello di riuscire ad affrontare insieme grandi difficoltà”.

In ultimo, il Governatore ha detto la sua circa l’aumento dell’Irpef che toccherà il 28% dei torinesi: “I bilanci regionali non si fanno tagliando a seconda dei colori politici, questa non era l’affermazione di Maurizio Marrone, che ha solamente segnalato come fosse naturale il dissenso a un aumento delle tasse. In questo momento, al ceto medio che come tutti sta facendo grande fatica”.