Il responsabile dell’area vigilanza di Luserna San Giovanni, Massimo Chiarbonello, è diventato il mobility manager d’area comunale: dovrà lavorare per migliorare la mobilità, disincentivando l’uso di mezzi privati per spostarsi per andare al lavoro, piuttosto che portare i figli a scuola.
Il ruolo è previsto dalla normativa nazionale e la Città Metropolitana ha chiesto ai Comuni di individuare un responsabile. Tra i primi compiti c’è la raccolta dei piani degli spostamenti casa-lavoro che le aziende con più di 100 dipendenti sono tenute a redigere ogni anno: “Al momento ne abbiamo ricevuti solo due, quello della Microtecnica e Freudenberg, ma dovranno arrivarne altri: sono almeno cinque o sei le ditte grandi nel paese, perlopiù situate in via Primo Maggio” spiega Chiarbonello.
Per ora non tocca al Comune sollecitare la redazione e l’invio dei piani: “Le aziende sono tenute a farlo, è un obbligo di legge, anche se non è prevista la sanzione – sottolinea –. Tuttavia il compito di sollecitarle ad adempiere non grava sui Comuni ma sulla Città metropolitana, tramite la Camera di Commercio e le associazioni di categoria” sottolinea.
Ciò che dovrà fare il mobility manager d’area sarà integrare i piani con le politiche dell’Amministrazione comunale, verificando le soluzioni che possono favorire gli spostamenti meno inquinanti: “Si tratta, quindi, di disincentivare tra i dipendenti all’uso dell’auto privata, ricorrendo, dove possibile alle bici o ad altre soluzioni sostenibili”. Una di queste è in sperimentazione alla Freudenberg: “Hanno adottato un’applicazione che favorisce il carpooling, cioè l’uso condiviso dell’auto. I dipendenti hanno la possibilità di individuare i colleghi che percorrono lo stesso tragitto per andare al lavoro e, quindi, viaggiare assieme”.