4 miliardi. E’ questo il valore delle risorse che arriveranno a Torino e in Città Metropolitana con i fondi del Pnrr e della programmazione comunitaria nei prossimi cinque anni. E per non perdere neanche un euro il Presidente della Regione Alberto Cirio e il sindaco Stefano Lo Russo hanno istituito oggi con una firma, insieme all’Università di Torino e al Politecnico, una cabina di regia.
Uno strumento di raccordo nell’accompagnare tutta la programmazione ordinaria e straordinaria da qui al 2026 presentato questa mattina agli stakeholders, dalla Camera di Commercio all’Unione Industriale, dall’Ascom a Confesercenti, fino ai sindaci del territorio.
Lo Russo: "Esperimento nazionale"
Si tratta, come hanno voluto sottolineare Lo Russo, “di un esperimento nazionale. Siamo la prima realtà territoriale che prova a fare questo lavoro di messa a sistema”.
“La chiameremo – ha aggiunto Cirio - 'unità di missione', per dare ancora più concretezza al progetto. In una prima fase, la scorsa primavera, avevamo censito i progetti sulla base dei desiderata dei territori, ora dobbiamo fare una selezione in modo che le risorse vengano indirizzate verso missioni condivise, che possano davvero creare occupazione e ricchezza".
"Il Pnrr Piemonte prende vita con aerospazio, idrogeno e area di crisi complessa"
"Ma i soldi - ha rimarcato il governatore - non li regala nessuno: il Paese verrà chiamato a restituire queste risorse. E noi sapremo farlo solo nella misura in cui le avremo investite non per fare nuova spesa ma per creare occupazione e ricchezza. Il Pnrr del Piemonte prende vita oggi nelle sue declinazioni principali, che sono quelle che a Roma chiamano i progetti bandiera - l'aerospazio che abbiamo già presentato, l'idrogeno al quale stiamo lavorando, l'area di crisi complessa a Torino - grandi direttive che ci permetteranno di investire bene per scaricare gli effetti a terra di queste risorse".
Sei missioni: "I soldi vanno spesi perché scadono"
Nel dettaglio i 4 miliardi sono suddivisi su sei missioni: la prima digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo; la seconda rivoluzione verde e transizione ecologica; la terza infrastrutture per una mobilità sostenibile; la quarta istruzione e ricerca; la quinta inclusione e coesione; la sesta salute. La vera sfida però, come chiarito dal governatore, è il tempo. “I soldi – ha detto Cirio– scadono e i soldi che scadono non te li danno in avanzo di amministrazione, vanno agli altri Paesi d'Europa". Nel dettaglio i React Ue devono essere usati entro il 2023, mentre quelli del Pnrr e il fondo complementare per il 2026. Per quanto riguarda la programmazione ordinaria (PON Metro Plus, Fondo per lo sviluppo e coesione, FESR e FSE Plus.
Lo Russo: "Torino deve ripartire"
“Siamo consapevoli dell’enorme responsabilità che oggi grava sugli amministratori di questo territorio, quella di programmare e di usare al meglio le risorse che arriveranno. Torino deve ripartire, ha l’occasione per farlo: occorre fare sistema e fare squadra” ha concluso Lo Russo.