“Voglio ridare una seconda vita ai libri donandoli”, questo l’obiettivo dell’autore di una cassetta di book crossing sulla collina di Luserna San Giovanni e largitore di duemila fumetti alla ‘Fumettoteca’ di Forlì.
Sergio Catania, ex dipendente dell’Inps in pensione, resosi conto dell’ingente mole di libri posseduti, si è posto un obiettivo: ridare loro vita donandoli.
La cassetta sulla collina di Luserna San Giovanni, verso la località Ciò d’Mai, dove è possibile trovare testi di narrativa, saggistica o fumetti, è stata una sua idea: “Non voglio libri in cambio, ma solo che vengano presi e letti da altre persone. L’idea che possano avere una seconda vita mi gratifica” commenta soddisfatto.
A sostegno della sua decisione riflette sul fatto che: “La mia è stata la prima generazione ad aver riempito le proprie case di beni di consumo, nel caso specifico di libri. Abbiamo accumulato tanti dischi, cassette, musicassette, e altre cose: siamo stati i primi a farci schiavizzare da questa forma di feticismo. Le case dei nostri genitori erano essenziali, non avevano nulla di superfluo. Questa roba, di cui siamo pieni, non ha valore o un particolare pregio, e non lo avrà per chi le erediterà. Ho intenzione di disfarmene cercando di dare ai miei libri una fine dignitosa. Così, mi sono dato da fare e ho pensato di mettere una cassetta a lato della strada con i libri, ma – puntualizza – ho dovuto mettere un avviso in cui spiegavo che non volevo ricevere nulla in cambio”.
Dopo aver lavorato gli ultimi quindici anni come ispettore di vigilanza dell’Inps, si è ritirato in una piccola borgata sopra la collina di Luserna: “A vent’anni sono emigrato in cerca di lavoro, come tanti, dal profondissimo sud, e in particolare da Pachino. Ora sono una decina di anni che mi sono stanziato a Luserna: vivo in una borgata di cui sono l’unico abitante e, essendo in pensione, posso dedicarmi alla cura del bosco circostante, evitandone, ad esempio, l’inselvatichimento. Questo è il mio modo di ripagare la montagna per tutto ciò che mi ha dato da quando mi ha adottato”.
In relazione al suo rapporto con i libri: “La mia passione per la lettura è iniziata molto presto: avevo esaurito tutto lo scaffale della letteratura per l’infanzia della biblioteca comunale già da bambino e, a tredici anni, mi sono rivolto a libri non proprio adatte alla mia età, come gli esistenzialisti francesi”. Il possesso di una vasta quantità di saggi politici: “Si deve alla militanza di tipo sindacale – precisa Catania –. Il mito del possesso del libro, accanto alla volontà di acquisire una propria identità culturale, è stato decisivo per avviare il processo di accumulazione. Negli anni ‘70/’80 bisognava leggere e informarsi per poter agire, soprattutto attraverso la saggistica”.
Sul finire degli anni Ottanta, l’interesse per i fumetti sorpassa quello per i classici del pensiero marxista: “Nel giro di poco tempo ho acquisito una biblioteca di grandi fumettisti,
arrivando a contare un paio di migliaia di volumi. Questo discorso – ammette – è stato un po’ più delicato. Non sono fumetti commerciali ma stampe anastatiche dei classici del fumetto americano degli anni ‘30 e ’40, di autori come Guido Crepax, Hugo Pratt e Moebius”.
Dopo un primo rifiuto da parte delle biblioteche del circondario, ha trovato il luogo adatto ad accoglierli: “Per fortuna Internet mi ha fatto scoprire la ‘Fumettoteca’ di Forlì dove i miei volumi potranno essere apprezzati. Questa mi sembra una degna fine per i fumetti che ho messo da parte in tutti questi anni. Il loro valore commerciale è elevato, ma a me interessa che possano essere ancora letti e valorizzati” confessa Catania.
Le donazioni non sono terminate e prossimamente porterà alla Biblioteca Civica di Torino l’intera raccolta di una rivista trimestrale di storia della fotografia che veniva pubblicata negli anni Ottanta: “Ho visto dai loro cataloghi che mancava e gli ho proposto di acquisirla; era facile che non l’avessero perché è un po’ fuori dai loro interessi: alcuni numeri erano vietati ai minori e, per segnalarlo scrivevano ‘rivista per adulti colti’”.
Il suo lavoro rivolto alla ricerca negli archivi online non si esaurirà finché non avrà terminato i libri da regalare.