Non si placa il dibattito intorno all'uso dei green pass all'Università. E il terzo "turno" tocca ancora una volta al professor Alessandro Barbero, docente di storia torinese che insegna presso l'Università del Piemonte orientale e che nei giorni scorsi aveva firmato l'appello contro l'uso del certificato per l'accesso all'ateneo.
Nelle scorse ore era arrivata la presa di posizione del rettore dell'università, Gian Carlo Avanzi, che pur ribadendo il rispetto per il pensiero altrui aveva sottolineato la distanza dalle opinioni espresse dallo stesso Barbero.
Ma è ancora Barbero - diventato con gli anni apprezzato divulgatore di temi storici di ogni epoca, reso quasi un'icona social in particolare dalla diffusione delle sue conferenze tramite Youtube - a prendere la parola. "Qualcuno mi presenta come una specie di superstizioso fanatico contrario ai vaccini. Ma nell'appello che ho firmato non si parla dell'utilità dei vaccini: molti dei firmatari sono vaccinati e anche io ho ricevuto le dosi. Quel che preoccupa è l'obbligo di green pass per studenti che hanno già pagato fior di tasse universitarie, ma che rischiano di essere esclusi dalle lezioni".
Lo dice attraverso un'intervista pubblicata sul Corriere della Sera in cui prosegue: "È surreale e inquietante vivere in un Paese in cui non si può salire su un treno, entrare in un ufficio pubblico o accedere all'università se non si ha un pezzo di carta che però, per carità, non è obbligatorio".
E sulla presa di distanza dell'ateneo, Barbero conclude: "Tanti colleghi, compreso il rettore, hanno una posizione diversa e fanno bene a esprimerla. L'università è il posto in cui si cerca la verità senza la pretesa di averla in tasca. In cui si affrontano i dubbi, invece di metterli a tacere".
Pinerolo - 08 settembre 2021, 10:41
Green pass all'Università, Barbero al contrattacco: "In ateneo si devono affrontare i dubbi, non metterli a tacere"
Il docente di storia, diventato icona grazie alle sue conferenze diffuse su Youtube: "Inquietante un Paese in cui non si può andare su treni, in uffici pubblici o aule se non si ha un foglio di carta che però non è obbligatorio"
Il professor Alessandro Barbero ribadisce la sua posizione sull'uso dei green pass in Università