Sette sedie per sette borgate, nel territorio montano del Crò, fra i Comuni di Pinasca e San Pietro Val Lemina, a cura dell’associazione Amici del Crò, con il contributo di millecinquecento euro da parte di ciascuna delle Amministrazioni comunali.
“Come associazione ci occupiamo della valorizzazione del territorio del Crò, abbellimento e cura a trecentosessanta gradi – spiega Roberta Ginanneschi, presidente dell’associazione Amici del Crò –. In passato avevamo già installato tre sedie, in legno, in punti strategici, panoramici”. Sedie giganti, sull’onda delle celebri panchine, che, in più, sono abbinate ad una cassetta per i libri. “Io amo molto leggere, e diffondere libri trovo sia il messaggio più bello – prosegue Ginanneschi –. I libri che si trovano con le nostre sedie, sono frutto di donazioni, ma chiunque può passare e lasciare il suo libro. È bello sedersi, ammirare il paesaggio, e leggere immersi nella natura; se uno vuole, può anche portarsi il libro a casa, e riportarlo entro poco tempo o, in alternativa, lasciarne un altro”.
Lo scorso mese di ottobre, le tre sedie di legno sono state tolte, per essere restaurate, e la gente andava a cercarle. L’assenza si è fatta sentire. “Evidentemente il progetto è piaciuto, così abbiamo deciso di ampliare l’offerta: le tre sedie di legno, restaurate, le abbiamo riposizionate in angoli diversi rispetto a prima, e ne abbiamo aggiunte altre quattro, realizzate in ferro, che è più resistente – racconta Ginanneschi –. Per queste novità, ci siamo rivolti ad un amico, il fabbro Piero Pons, ormai in pensione, che ha risposto con la consueta generosità e professionalità. Così ora abbiamo sette sedie giganti, una per ciascuna delle sette borgate che compongono il territorio del Crò”.
Se per le sedie di legno, la casetta che fa da libreria si trova a parte, le nuove sedie di ferro hanno incluso lo spazio dedicato ai libri, e sono decorate a mano – un lavoro durato ben due mesi – da Sara Battaglino, che con il compagno costituisce l’unico nucleo familiare che abita stabilmente tutto l’anno Borgata Dairin, alle pendici del Crò, nel versante di San Pietro Val Lemina: “Ci siamo consultate con Roberta, volevamo dare a queste sedie una caratterizzazione particolare, che le rendesse davvero uniche. Innanzitutto uscire dal solito rivestimento monocromatico, poi ci interessava che le decorazioni entrassero in armonia con la natura circostante, anzi, la descrivessero: così abbiamo deciso che, essendo quattro le sedie, avrei dipinto la flora e la fauna del luogo, così come si presentano durante le quattro stagioni”.
Battaglino, che si definisce figlia d’arte, dal momento che la mamma ha sempre dipinto, attualmente lavora al Rifugio Casa Canada, ma ha un sogno: “La vita mi ha tenuta impegnata a fare tutt’altro, e il tempo libero lasciato dal lavoro non basta a dedicarsi come si deve ad un hobby come la pittura, perché possiamo anche semplicemente chiamarlo hobby, ma la verità è che richiede impegno e dedizione, il tempo di cercare e trovare la giusta ispirazione. Tempo che, nel buio dei mesi di lockdown, è arrivato, e mi ha fatto capire che mi piacerebbe davvero poter trasformare la pittura nel mio mestiere”.