Economia e lavoro - 22 aprile 2021, 07:04

Non solo le coltivazioni: il gelo ha "colpito" anche le api. Aspromiele chiede alla Regione lo stato di calamità

Conto salatissimo dopo le temperature rigide del 7, 8 e 9 aprile

ciliegio gelato

Il gelo ha danneggiato anche le piante che sono nutrimento per le api

Non solo le coltivazioni. Anche l'allevamento di api (e la relativa produzione di miele) hanno subito danni gravi dalle gelate che si sono verificate in Piemonte il 7, 8 e 9 aprile scorsi. A essere colpite, oltre all'acacia, anche altre piante gradite alle api, come il ciliegio, in molte zone ancora in piena fioritura e si ipotizzano danni anche per il tarassaco, il tiglio e il castagno, in fase di germogliamento.

Ecco perché Aspromiele, l’Associazione di Produttori Piemontesi che rappresenta oltre il 70% del patrimonio apistico piemontese, chiede alla Regione Piemonte di inserire l’apicoltura tra i settori agricoli danneggiati dalle gelate dei giorni scorsi e di attivare lo stato di calamità con le com-pensazioni necessarie per sostenere concretamente il comparto.

"Purtroppo anche altre tipologie di eventi atmosferici continuano a danneggiare il settore - dichiara la presidente di Aspromiele, Lidia Agnello -. L’alluvione del 2 e 3 ottobre 2020, per esempio, ha colpito vasti territori piemontesi, interessando numerose aree di insediamento di apiari condotti da aziende apistiche professionali. Intere postazioni sono state travolte dall’acqua e dal fango ,causando la distruzione degli alveari e la morte delle api. Abbiamo bisogno di adeguate forme di sostegno, che possano consentire la sopravvivenza delle aziende sottoposte a dura prova”.

"I cambiamenti climatici stanno mettendo a dura prova l’apicoltura - aggiunge il Coordinatore dei Tecnici apistici di Aspromiele, Luca Allais -. Abbiamo avuto un’ondata di caldo anomalo tra il 24 marzo e il 4 aprile che ha accelerato la fase vegetativa delle piante rendendole maggiormente vulnerabili al successivo brusco calo delle temperature”.

Aspromiele ha sistematizzato i dati raccolti dalla rete Bee Rap, attivata nel 2019 dall’Associazione. Attraverso 100 bilance, poste su altrettanti apiari in tutta la Regione, Bee Rap rileva in continuo le variazioni di peso sul consumo di scorte o sul  raccolto di miele, oltre a temperatura e umidità dell’ambiente esterno. Il report redatto dai tecnici apistici di Aspromiele presenta inoltre i dati rilevati in ciascuna stazione di monitoraggio e  le informazioni sulle fioriture in atto in ogni località. Alla luce di queste osservazioni, i danni più gravi si sono verificati l’8 aprile. Le temperature sotto zero in moltissimi casi si sono pro-tratte fino a oltre 10 ore. I dati ufficiali dell’ARPA confermano il brusco calo termico anche in pianura, dove, nella mattinata dell’8 aprile, la media delle temperature minime è stata pari a – 1,4°C: un primato per il nuovo millennio.

M.Sci

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