Oggi riaprono parrucchieri ed estetisti del Piemonte (salvo quelli che hanno aperto ieri e quelli della provincia di Cuneo, ancora in zona rossa). Si tratta di 12.130 negozi, chiusi dal 15 marzo scorso, per un totale di circa 22.000 addetti.
"Una boccata d'ossigeno per un settore molto colpito - spiega all'Ansa Giuseppe Sciarrino, presidente di Cna Benessere Piemonte e titolare di un salone di Buttigliera Alta - che ha visto una perdita di fatturato media del 28% per i parrucchieri e del 30% delle estetiste. Medie che vogliono dire tutto e niente, ma che significano che la maggior parte di loro non ha mai visto e mai vedrà ristori".
Scarrino, Stefania Baiolini ed Enrico Frea, rispettivamente presidente nazionale e regionale di Confartigianato Estetiste e presidente regionale Confartigianato settore acconciature, sottolineano inoltre "l'aumento in questo periodo di Covid, dell'abusivismo, un problema forte già prima della pandemia". L'abusivismo raggiunge infatti quasi il 30% del settore. E con il Covid moltissimi giovani disoccupati, persone neoformate nelle scuole e non solo, hanno offerto i loro servizi nelle case a prezzi ridotti e soprattutto senza le sicurezze anti-Covid che invece i negozi regolari garantiscono e torneranno a garantire da oggi.