Sono passati 80 anni dalla prima esecuzione del brano Quatuor pour la Fin du Temps di Olivier Messiaen presso il campo di prigionia Stalag VIIIA di Gorlitz. Per ricordare l'avvenimento, sabato 13 marzo, alle ore 21, sarà trasmesso in streaming uno speciale documentario che vede la collaborazione di Eutopia Ensemble, GoG - Giovine Orchestra Genovese, Unione Musicale di Torino, Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse, Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, Associazione Memoria della Benedicta e Polo del ‘900.
Era il maggio del 1940 quando il giovane compositore francese veniva catturato durante un’offensiva tedesca, per essere poi imprigionato al confine sud-ovest della Polonia. L’ufficiale nazista responsabile dello Stalag era un grande appassionato di musica e, venuto a sapere della presenza di Messiaen, lasciò lavorare il compositore in vista di un concerto al campo.
Il brano di Messiaen pone al centro il problema del tempo, riflettendo sulla destinazione dell’uomo e dell’umanità. La divisione in movimenti e i titoli delle diverse sezioni sono spesso incentrati su alcune immagini dell’Apocalisse; la partitura, infatti, apre con una citazione dal testo di San Giovanni: «E vidi un angelo, forte, scendere dal cielo, avvolto in una nube; l’arcobaleno era sul suo capo, la sua faccia era come il sole, le sue gambe come colonne di fuoco, [...]. Pose il piede destro sul mare, e il sinistro sulla terra, e [...] tenendosi ritto sul mare e sulla terra, alzò la mano [...] al cielo, e giurò nel nome del vivente per i secoli dei secoli dicendo: “Non vi sarà più altro tempo!”».
Ora, dopo otto decenni, nel pieno di una pandemia che ha letteralmente bloccato l'intero pianeta, ci ritroviamo a vivere in un tempo distorto, reclusi e soli, pieni di domande sul nostro presente e futuro. La fine del tempo vuole quindi essere un prodotto multimediale a metà tra il documentario e la lezione-concerto, che, partendo dalla storia del Quatuor, delinea una riflessione sulla natura del tempo tra musica, scienza e spiritualità.
Registrato tra l’Accademia di Musica di Pinerolo, il Dipartimento di Fisica dell’Università di Milano e il Sacrario della Benedicta, dove avvenne, nell’aprile del 1944, l’omonimo eccidio, il documentario sarà disponibile online fino al 20 marzo.
Ideato da Matteo Manzitti e diretto da Adel Oberto, il lavoro andrà a mescolare estratti dal Quatuor, eseguiti dai musicisti dell’Eutopia Ensemble, con scene di paesaggi naturali e riflessioni di esperti di diversi ambiti (fisica, ornitologia, ermeneutica biblica, filosofia, filosofia orientale), che approfondiranno i temi centrali sollevati dal lavoro di Messiaen.