Dintorni - 01 febbraio 2021, 17:43

Bottero, doccia gelata per i 59 lavoratori di Trana: chiude lo stabilimento, tutti trasferiti a Cuneo

La decisione sarà effettiva dal 1° marzo. La rabbia dei sindacati: "Un tentativo di aggirare le norme e il blocco dei licenziamenti"

La sede di Trana della Bottero

Doccia gelata per i 59 lavoratori della Bottero di Trana: per loro, infatti, il futuro più immediato sembra riservare soltanto ombre e incertezze, con una prospettiva che si staglia in particolare, ovvero il trasferimento in blocco, a partire dal mese di marzo, presso lo stabilimento di Cuneo.

Un mese di tempo, dunque, per raccogliere le idee e capire come agire, per i dipendenti che domani mattina si ritroveranno per un'assemblea sindacale, mentre mercoledì ci sarà l'incontro con l'azienda. 

La Bottero è azienda leader nella progettazione e realizzazione di macchinari per la lavorazione del vetro piano e cavo e la decisione presa è stata comunicata lo scorso 29 gennaio ai rappresentanti dei lavoratori: chiusura in vista per lo stabilimento di Trana e dipendenti trasferiti nel capoluogo della Granda. "Una doccia freddissima per tutti - commenta Nicolò Infantino operatore Fim responsabile di zona - che giunge a distanza di un solo mese dal break informativo aziendale durante il quale il ceo del Gruppo Bottero rassicurava dipendenti e sindacato sulla continuità del sito produttivo di Trana".

"Attualmente l’azienda sta utilizzando la cassa integrazione per Covid, effettuando un minimo di rotazione tra i dipendenti, in attesa che il mercato dia segni di ripresa - dice ancora il sindacalista Fim -. Ma quella di trasferire tutte le attività presso lo stabilimento di Cuneo è una decisione incomprensibile: stride con la riduzione dei costi non necessari e la gestione più efficiente dichiarata dall’azienda. Non sussistono comprovate ragioni tecniche, organizzative o produttive". "Un tentativo di aggirare le norme e il blocco dei licenziamenti", conclude Fim-Cisl. 

L'incontro con l'azienda è fissato per mercoledì alle 9.30 presso l'Amma di Torino.

 

Massimiliano Sciullo