Ansia, depressione, negatività, malumore…Bastaa! Le nostre giornate meritano di essere vissute con ben altri stati d’animo.
Il “mal di vivere” sta diventando un “modus operandi” che accomuna sempre più persone! Ci stiamo abituando alla negatività e alla malattia. E’ vero, la vita è dura, impegnativa e a volte tragica, ma qualunque sia il percorso che stiamo facendo non dobbiamo mai dimenticare che la vita merita di essere vissuta al massimo delle nostre potenzialità! Il nostro organismo possiede delle capacità di recupero e potenziamento inimmaginabili! Ma nello stesso tempo il nostro “contenitore” (corpo fisico) può deteriorarsi, se non ben forgiato, può ammalarsi, se non ben curato, può rinunciare a lottare, se noi per primi “gettiamo la spugna”. Dobbiamo riappropriarci della nostra capacità innata di evolverci e migliorare.
“Conosci te stesso!”, ripetevano gli antichi filosofi e precettori greci e non a caso, perché avevano compreso quanto fosse importante alimentare la propria coscienza attraverso la conoscenza. Basta delegare! Prendiamoci la responsabilità della nostra salute, perché solo chi ha conoscenza di ciò che nuoce o potenzia la propria persona, sarà in grado di curarsi e di farsi curare. Spegniamo i riflettori su tutto ciò che ci sta attorno e ci confonde e accendiamo la luce interiore della conoscenza. Del resto come potete pensare di riuscire a prendervi cura di voi stessi se non conoscete neanche le fondamenta, l’ABC di ciò che nel tempo può portarvi in malattia?
Non esistono “pillolette magiche” che possono fare sparire tutte le nostre ferite fisiche ed emozionali, anzi esse, spegnendo i sintomi, non faranno che aggravare lo squilibrio che è la reale causa della nostra patologia, sia essa organica o psicologica. Non esiste una ricetta composta da rimedi così potenti da riuscire a riequilibrare ciò che una vita di abusi, errori e squilibri ha causato. Esiste invece uno strumento molto efficace, in grado di permettervi di vivere al massimo delle vostre potenzialità: è la consapevolezza di essere “individui coscienti e senzienti”, dotati di un corpo fisico, una componente animica/emozionale e una mente in grado di gestire e guidare ogni vostra azione. Ecco a cosa miro, ogni settimana, con i miei articoli: a stimolare il vostro desiderio di conoscenza; a spronarvi a non accontentarvi. Dovete pretendere la qualità in tutto: in primis nell’informazione che deve essere il più possibile libera dagli ingannevoli meccanismi di una società dai consumi sfrenati!
A proposito di salute, oggi voglio parlarvi di alcuni importanti protagonisti che ogni giorno lavorano instancabilmente e con devozione all’interno del nostro organismo: gli ormoni. L’ormone è un “messaggero chimico”, una molecola molto speciale che attiva reazioni all’interno dell’organismo, producendo una risposta biologica. La sua etimologia ci racconta la sua funzione: όρμάω dal greco, significa “mettere in movimento”. Le nostre cellule posseggono delle sofisticate forme di comunicazione che consentono il coordinamento e l’armonizzazione delle loro attività.
Gli ormoni rivestono un'importanza straordinaria per l'interazione delle nostre funzioni corporee e sono indispensabili per il nostro stato di salute. Attraverso il sangue, raggiungono le loro “cellule bersaglio”, alle quali trasmettono determinate informazioni, innescando processi metabolici. Ogni cellula del nostro corpo possiede
dei recettori (piccole antenne) in grado di agganciare queste molecole. Gli ormoni si incastrano perfettamente in questi recettori, in base al modello “chiave-serratura”, nel senso che in quel punto non si potrebbe legare nessun altro ormone o altra sostanza. Legandosi al recettore, l’ormone ne determina una variazione strutturale e quindi una serie di cambiamenti all’interno della cellula. Essi hanno compiti di vitale importanza all'interno del nostro organismo: regolano il metabolismo, la pressione sanguigna, la frequenza cardiaca, il tasso glicemico, la temperatura corporea, il bilancio idrico, il desiderio sessuale, il concepimento, la procreazione, la gravidanza e molto altro ancora. Gli ormoni sono determinanti anche per il nostro stato d'animo e la gestione emozionale. La loro azione è molto influenzata dagli stimoli esterni ambientali: le nostre varie attività quotidiane.
Non sottovalutate quanto una colazione sbagliata, una vita troppo sedentaria, uno stress patologico, dei piaceri che diventano abusi o delle energie mal distribuite possano influenzare il nostro equilibrio endocrino/ormonale. Vivere serenamente, dando il giusto peso alle situazioni, stimola tutta quella componente endocrina responsabile dei nostri migliori stati d’animo. Sto parlando di loro: serotonina, dopamina, ossitocina, endorfine. Tutti "antidepressivi" fisiologici perché favoriscono il buonumore, combattono lo stress, ci tengono alla larga dall’ansia e dalla tristezza. Molti li definiscono: “gli ormoni della felicita”!
Certo, la felicità è uno stato d’animo soggettivo che viene stimolato da molti fattori diversi, tra questi sicuramente il fattore ormonale: tutta una serie di reazioni biochimiche regolate da neurotrasmettitori e ormoni sotto lo stretto controllo del cervello. Quando il nostro organismo produce serotonina, “l’ormone del buon umore”, proviamo una piacevole sensazione di benessere. Pensate che migliora anche la qualità del nostro sonno, perché viene stimolata contemporaneamente anche la produzione di melatonina.
Quando viene rilasciata dopamina siamo più motivati e sicuri perché è un neurotrasmettitore che aumenta quando facciamo qualcosa che ci dà piacere e soddisfazione. E cosa dire delle endorfine, conosciute anche come “ormoni del benessere”. Sono neurotrasmettitori che ci fanno sentire meno il dolore e la fatica. Instancabili “supporter” nei momenti di calo energetico. Poi c’è l’ossitocina, chiamata “ormone dell’amore”.
Viene prodotta nella zona del cervello chiamata ipotalamo ed è collegata ai rapporti affettivi, soprattutto quelli intensi e ad alto contatto, come quello tra madre e figlio o con il partner. Io ho un debole per questo ormone così particolare, perchè interviene in molti processi della nostra vita, giocando un ruolo di primo piano tanto in ambito sessuale, quanto nella sfera dell’affettività e dell’emotività.
È stato dimostrato che l’ossitocina è coinvolta in tutte le fasi dell’attività sessuale, dal preliminare scambio di effusioni tra i partner fino al raggiungimento dell’orgasmo. Oltre ad accrescere il desiderio, l’ossitocina funge da prezioso collante nelle relazioni interpersonali. E’ l’ormone delle coccole, degli abbracci, del contatto fisico e dell’empatia. Diminuisce i livelli di stress, di ansia, favorendo la fiducia, lo scambio, il senso di appartenenza e la socializzazione. Aiuta a superare la timidezza e aumenta l’empatia e la propensione alla conoscenza. L’ossitocina è rilasciata dai recettori nervosi della pelle, dei capezzoli e degli organi genitali durante la fase preliminare del rapporto sessuale e durante l’orgasmo, sia maschile che femminile.
“L’ormone dell’amore” accresce il reciproco attaccamento, rinsaldando i legami affettivi che si instaurano all’interno della coppia. Ecco che allora, quando il nostro cuore accelera, il respiro si fa più frequente, la salivazione aumenta, non sentiamo la stanchezza, ma ci inebriamo di una stimolante energia, in una particolare zona del nostro cervello, denominata sistema limbico, alcune strutture specifiche (amigdala, ipotalamo, ippocampo) stanno elaborando le informazioni, traducendole in impulsi nervosi e in informazioni chimiche (ormoni) diramandole poi per tutto il corpo. Esistono molti fattori e molte situazioni in grado di favorire la produzione degli “ormoni della felicità”: il pensiero propositivo, la determinazione e la gratitudine stimolano la produzione di serotonina; la concentrazione e l’impegno favoriscono il rilascio di dopamina; l’amore e il contatto fisico fanno entrare in circolo l’ossitocina.
Sorridere e cantare ci fanno fare il pieno di endorfine. Ma ci sono anche molti alimenti che contengono sostanze che facilitano la sintetizzazione di queste potenti molecole. La serotonina viene stimolata mangiando alimenti ricchi di triptofano come i cereali integrali biologici, le verdure a foglia verde, i legumi secchi e il cioccolato extra fondente, ma anche alimenti ricchi di vitamine del gruppo B come le uova fresche e i formaggi di capra e pecora; così come le banane e la frutta secca, ricche di magnesio o il pesce ricco di Omega 3.
Quando vogliamo stimolare la produzione di ossitocina scegliamo invece cibi afrodisiaci che aumentano la libido e ne facilitano il rilascio: melograno, vongole, ostriche, vaniglia, fragole, mandorle. Le endorfine le stimoliamo mangiando carboidrati, come pane e pasta, ma mi raccomando, di farine non raffinate e possibilmente alternative al frumento, come la farina di canapa, di teff, di farro, di segale, di amaranto.
Ma alla base di tutte queste considerazioni ci deve essere un reale impegno a seguire uno stile di vita equilibrato, che ci garantisca un organismo sano e in grado di svolgere al meglio ogni sua funzione. Questo insegna la Nutrigenomica.