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Viabilità e trasporti | 17 novembre 2020, 15:25

Covid, il Comune pensa a stoppare i blocchi auto: "Pronti a derogare per evitare assembramenti"

L'assessore Unia: "La tutela dell'ambiente una priorità, ma emergenze come questa richiedono di andare oltre, per la sicurezza dei cittadini". Appendino: "In questo momento i blocchi non hanno senso, vanno sospesi". E gli artigiani scrivono a Marnati

Covid, il Comune pensa a stoppare i blocchi auto: "Pronti a derogare per evitare assembramenti"

Il Comune di Torino è pronto allo stop sui blocchi auto. A dirlo è l'assessore all'Ambiente Alberto Unia, che spiega come "si possa derogare al semaforo arancione". E aggiunge: "La tutela dell'ambiente resta per noi una priorità, ma in un momento di emergenza come questo bisogna andare oltre, per consentire ai cittadini di muoversi in sicurezza".

La palla, secondo l'esponente della Giunta Appendino, sarebbe nel campo della Regione ("ma non sta proponendo decisione in merito"), mentre lo stop a determinate categorie di vetture è già attivo da oggi. "Siamo disponibili a coordinarci con altri Comuni dell'area metropolitana attraverso il Tavolo dell'aria. Avremmo preferito che fosse la Regione a coordinare, ma visto che sta temporeggiando noi diamo la nostra disponibilità a ragionare su quali siano le deroghe più efficaci".

“I blocchi auto vanno sospesi”, ha scritto, perentoria, la sindaca Chiara Appendino su Facebook. “Chiediamo alla Regione di intervenire e ci rendiamo disponibili a intese con altri enti. Stiamo attraversando una situazione emergenziale legata alla Zona Rossa e insistere sui blocchi auto in questo momento non ha alcun senso”.

"Limitare il traffico in tempi di secondo picco pandemico e di secondo lockdown non ha senso: a questo punto, sia il Governo stesso a chiedere alle Regioni la revoca di un provvedimento privo di logica, che finirà per far crescere ulteriormente il fattore di riempimento dei mezzi pubblici (con le relative conseguenze in termini di rischio di contagio, anche perché il servizio di trasporto pubblico è stato ridotto e non è sufficientemente monitorato) e che penalizza chiunque lavori o abbia un'attività imprenditoriale", sottolinea Silvio Magliano dei Moderati. Questo provvedimento non è solo assurdo, ma comporta contraddizioni: per esempio, come si deve comportare chi, avendo prenotato un tampone in uno degli hotspot drive in o drive through del territorio, si sposta a bordo di un veicolo diesel Euro 5? Dovrà rinunciare? A fronte di effetti ambientali per lo meno incerti, abbiamo certissime ricadute negative su chi è più fragile e debole e su chi produce ricchezza e lavoro".

Intanto, proprio la Città metropolitana di Torino ha convocato online per il pomeriggio di venerdì 27 novembre il Tavolo sulla qualità dell'aria: la necessità del confronto è emersa da parte di più Comuni interessati dai blocchi auto per lo smog e la consigliera metropolitana delegata all'ambiente Barbara Azzarà ha già inviato la convocazione formale. Al tavolo parteciperà anche l'assessore regionale all'ambiente Matteo Marnati: "la sua presenza era indispensabile - commenta Azzarà - e sono soddisfatta che si sia compresa da parte di tutti la necessità di non rinunciare al confronto con i Comuni". Oltre all'assessore regionale Marnati, ci sarà anche il direttore di Arpa Piemonte Robotto.

Hanno già ricevuto la convocazione per le 16 di venerdì 27 i sindaci e gli assessori ai trasporti dei Comuni di Beinasco, Borgaro, Cambiano, Carmagnola, Caselle, Chieri, Chivasso, Collegno, Grugliasco, Ivrea, La Loggia, Leinì, Mappano, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Pianezza, Rivalta, Rivoli, San Mauro, Santena, Settimo, Torino, Trofarello, Venaria Reale, Vinovo, Volpiano.

Intanto, dal tessuto economico, il Comitato Unitario delle Associazioni Artigiane Piemontesi (Confartigianato, CNA, Casartigiani) ha scritto all’assessore regionale ai trasporti Matteo Marnati per chiedere di scongiurare il blocco dei veicoli Euro 5 alla luce dell’attuale situazione imposta dal DPCM del 3 novembre che istituisce la zona rossa in Piemonte. “Come noto tale provvedimento interviene significativamente sulla mobilità delle persone. Tra le limitazioni introdotte vi è - afferma il segretario della CNA Piemonte, Filippo Provenzano - anche la riduzione del carico al 50% del Trasporto Pubblico Locale. Agli effetti derivanti da queste restrizioni si aggiungono le limitazioni poste dai provvedimenti di blocco del traffico in discussione che, di fatto, renderebbero ancora più problematica la mobilità con mezzi propri dei clienti delle attività aperte e dei lavoratori delle nostre imprese”.

Ecco perché, concludono le Associazioni Artigiane: “Dato il periodo particolarmente delicato e critico, chiediamo all’assessore regionale di intensificare il lavoro già avviato per la predisposizione di misure alternative al blocco dei veicoli fino a Euro 5”.

Massimiliano Sciullo

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