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Salute | 22 ottobre 2020, 06:56

Seconda ondata, l’ammissione di Icardi: “Mancano anestesisti e rianimatori, il personale è la vera difficoltà” [VIDEO]

L’assessore alla sanità: “Abbiamo contrattualizzato 2500 persone da giugno e ci sono bandi aperti per ogni categoria, ma servirà flessibilità dei medici durante la riconversione degli ospedali”

Seconda ondata, l’ammissione di Icardi: “Mancano anestesisti e rianimatori, il personale è la vera difficoltà” [VIDEO]

La seconda ondata di Coronavirus è realtà. Con l’aumento dei contagi e soprattutto dei ricoveri in ospedale, a distanza di mesi il sistema sanitario piemontese si ritrova nuovamente sotto stress.

Se le strutture non rappresentano un problema, almeno non imminente, la questione personale sanitario non permette all’assessore alla Sanità Luigi Icardi di dormire sonni tranquilli. Anzi. Ad ammetterlo è lo stesso assessore. “L’imbuto formativo che da anni affligge il sistema sanitario, soprattutto nell’area specialistica, oggi ci mette in difficoltà nel reperimento di anestesisti e di personale altamente qualificato da utilizzare nelle terapie intensive e nelle rianimazioni. La questione personale, più che quella dei locali, è la vera difficoltà che abbiamo”.

Il rischio, se l’emergenza dovesse acuirsi o durare a lungo, è che la carenza di medici e infermieri obblighi l’assessore a “dirottare” alcuni specialisti ora impegnati a garantire i servizi sanitari non legati all’emergenza. A togliere medici dai reparti di medicina o di chirurgia, per fare un esempio. “Nel piano di riconversione degli ospedali, quando saremo costretti a riconvertire reparti destinati a interventi a reparti Covid,  e succederà a breve se i numeri continueranno ad aumentare, ,quel personale lì potrà essere utilizzato per la gestione dell’emergenza” spiega Icardi. “Il personale sarà flessibile in questo senso”.

Nella prima ondata di Covid, infatti, l’aiuto di medici provenienti da altre regioni meno colpite o dall’estero aveva aiutato a risolvere le criticità. Ora, con il mondo intero e il resto della penisola in lotta per fermare la pandemia, questo non sarà possibile. Da qui lo sforzo della Regione Piemonte nell’assumere nuovo personale: “Da giugno abbiamo contrattualizzato nel sistema sanitario regionale oltre 2.500 persone. Abbiamo 90 Usca con 470 medici operanti, siamo assumendo i consulenti per le Rsa e abbiamo bandi aperti per ogni categoria: medici, infermieri e Oss” afferma l’assessore. “Nel cuneese, per esempio, si sta facendo un concorso dove partecipano 2700 Oss e non abbiamo dato limite di spesa alle aziende sanitarie per le assunzioni” conclude Icardi.

“Nel piano di riconversione degli ospedali, quando saremo costretti, e succederà a breve se i numeri aumentano, a riconvertire reparti destinati a interventi a reparti Covid, quel personale lì potrà essere utilizzato per la gestione dell’emergenza. Il personale sarà flessibile in questo senso”.

Andrea Parisotto

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