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Viabilità e trasporti | 19 luglio 2020, 07:10

Paola Gianotti ha concluso il 'suo' Giro del Piemonte per la sicurezza stradale

Arrivata ieri ad Ivrea l'ultra cycler, che ha inaugurato 500 cartelli di attenzione al ciclista in 80 diversi comuni della Regione

Paola Gianotti ha concluso il 'suo' Giro del Piemonte per la sicurezza stradale

Paola Gianotti ha concluso il 'suo' Giro del Piemonte per la sicurezza stradale.

L’atleta piemontese, con all’attivo 3 Guinness World Record, ha terminato nel pomeriggio di ieri, sabato 18 luglio, la sua fatica, dopo 1500 km, 8 giorni e 80 comuni coinvolti. È stato il primo di una serie di giri per l’Italia, con l’obbiettivo di sensibilizzare territorio ed opinione pubblica sulla sicurezza in bici.

Dall’11 al 18 luglio 2020 Paola ha pedalato per 1500 km attraversando 80 comuni piemontesi con l’obbiettivo di valorizzare il territorio e installare quasi 500 cartelli, che invitano a dare attenzione ai ciclisti sulla strada. L’atleta eporediese, che detiene 3 Guinness World Record, tra cui l’essere la donna più veloce del mondo ad aver circumnavigato il globo in bici, porta avanti questa singolare campagna insieme all’ex-campione del mondo Maurizio Fondriest ed al toscano Marco Cavorso, che ha perso il figlio, ciclista quattordicenne, investito da un’auto.

La partenza del Giro del Piemonte della Gianotti è stata sabato l’11 luglio da Macugnaga. L’atleta ha attraversato il Verbano-Cusio-Ossola, il Novarese, ha percorso un tratto delle strade di Coppi nell’Alessandrino, è salita sul Colle Fauniera nel Cuneese, ricordando Marco Pantani ai piedi del suo monumento, ha pedalato nell’Astigiano, nel Biellese e nel Vercellese, ha dedicato ben tre giorni ai comuni del Torinese e ieri, infine, ha corso sulle strade di casa, da Santhià fino all’arrivo ad Ivrea.

I cartelli apposti dalla Gianotti invitano i ciclisti e gli automobilisti a mantenere una distanza tra veicoli di 1,5 mt. Il commento di Paola: “E’ stato un bellissimo giro, un momento di sport ma soprattutto un momento di impegno sociale. Sono felicissima dell’accoglienza che ho ricevuto in ognuno dei territori attraversati. Sono partita con pochi amici e sono arrivata con un gruppo".

"Ad ogni tappa si sono aggiunti ciclisti, agonisti, squadre, amici o semplici appassionati. Importante e significativo il ritorno avuto dai vari comuni. Sindaci, assessori, autorità mi hanno accolto con entusiasmo e partecipazione, dichiarando così il loro impegno ed il rispetto nei confronti del ciclista che attraversa le loro strade. Ci sono stati tanti momenti molto belli: ho parlato con i ragazzini delle scuole elementari, ho pedalato sulle strade di Fausto Coppi, sono salita sul Colle Fauniera che forse diventerà percorso di tappa del prossimo Giro, ho incontrato Giovanni Ellena della Androni Giocattoli ed ho apposto un cartello nei pressi della casa di Egan Bernal".

"Insomma, un concentrato di emozioni che non scorderò mai. La cosa più importante però è stata l’attenzione alla sicurezza. Spero che questi cartelli siano un monito ed un segnale forte. Intanto, mi hanno già chiesto di organizzare il giro in altre regioni: questo è il più bel risultato".

m.d.m.

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