Scuola e formazione - 29 maggio 2020, 12:47

L’asilo nido intercomunale di Torre Pellice è pericolante: servono lavori sulle fondazioni

Il problema è emerso durante gli scavi per gli interventi di riqualificazione energetica. Il prossimo anno i bambini andranno ancora a scuola a Luserna San Giovanni

Brutta sorpresa per l’Amministrazione comunale di Torre Pellice durante i lavori di riqualificazione energetica dell’asilo nido intercomunale di via Guillestre finalizzati a trasformarlo in una struttura Nzeb, cioè a consumo energetico quasi pari allo zero. Durante gli scavi sono emersi problemi alle fondazioni dell’edificio, che andranno risolti per mettere in sicurezza la struttura.

«Iniziati gli scavi, la ditta a cui era stato affidato l’intervento di riqualificazione ha rilevato difetti alle fondazioni tali da influenzare la sicurezza statica dell’edificio» rivela Giovanni Borgarello, assessore con delega agli asili nido e politiche per l’infanzia.

Il problema riscontrato sarebbe riconducibile a un degrado dei materiali utilizzati nella costruzione: «Sembra essere un difetto abbastanza diffuso negli edifici destinati a nido e costruiti negli anni Settanta quando c’è stato il boom di questo tipo di servizi».

I lavori necessari per mettere in sicurezza l’edificio fanno quasi raddoppiare la spesa prevista. Ai 437.000 euro preventivati e finanziati da risorse pubbliche (contributo regionale per l’efficientamento energetico, progetto “Io sto bene qui in montagna”, Conto Termico del Gse) si aggiungono ora 300.000 euro. «L’idea di dover reperire queste risorse ci ha fatto mancare il fiato per un attimo – ammette Borgarello –. Abbiamo quindi deciso di ricorrere a un mutuo per 250.000 euro, mentre per coprire i rimanenti 50.000 euro attingeremo ai soldi messi a bilancio per portare a termine lavori pubblici che verranno quindi rinviati». Individuata la copertura finanziaria è ora necessario procedere speditamente con la progettazione perché ulteriori battute d’arresto dei lavori potrebbero modificare ulteriormente il cronoprogramma degli interventi e mettere a rischio i contributi pubblici per la riqualificazione energetica.

Intanto le famiglie sono state avvertite che anche il prossimo anno scolastico si svolgerà all’asilo Sacro Cuore di Luserna San Giovanni. «Stiamo ricevendo le nuove iscrizioni e restiamo in attesa delle linee guida per questo genere di servizi: rimangono infatti ancora alcune incognite per la ripartenza a settembre – spiega Borgarello –. In particolare dovremo capire quanti saranno i metri quadri necessari per ogni bambino e avremo bisogno di ulteriori educatrici. Stiamo quindi procedendo con la rimodulazione del progetto sui servizi 0-6 anni “Io sto bene qui in montagna” in modo da trovare le risorse per non far ricadere i costi sulle famiglie».

Elisa Rollino