Val Pellice - 22 aprile 2020, 11:11

A Luserna San Giovanni messo all’asta il campanaccio d’autore per fronteggiare l’emergenza sanitaria (FOTO)

L’idea è dell’associazione Allevatori “Fiera dei Santi” e i dipinti sono stati realizzati gratuitamente dall’illustratrice Alessandra “Cerotto” Parigi

Il grande campanaccio decorato dall’illustratrice Alessandra “Cerotto” Parigi va all’asta su Facebook per proteggere la popolazione locale dal coronavirus. L’idea è dell’associazione Allevatori “Fiera dei Santi” di Luserna San Giovanni, come spiega il presidente Silvano Fenouil: «L’asta è partita ieri, martedì 21 aprile, e si chiuderà domenica 3 maggio alle 18. Si parte da una base di 400 euro e ognuno potrà rilanciare con un minimo di 10 euro, commentando il post originale pubblicato sulla pagina Facebook dell’associazione». Il campanaccio è stato donato dal Comune di Luserna San Giovanni ed è avanzato dalla premiazione della scorsa edizione della Fiera dei Santi: «L’introito dell’asta lo doneremo proprio al Comune perché lo utilizzi per comprare materiale per fronteggiare l’emergenza sanitaria».

Dalle mani dell’associazione il campanaccio è passato a quelle di Alessandra “Cerotto” Parigi, illustratrice di origine lusernese, formata alla scuola internazionale di Comics a Torino. Sulle due facciate in rame ha realizzato gratuitamente dei dipinti in acrilico chiaramente riferiti alla Valle e al momento storico: «Su una ho riprodotto il Monte Vandalino perché può essere considerato il simbolo della Val Pellice e sull’altra una Bruna alpina, razza bovina diffusa in questa zona. Su entrambe le facciate c’è un arcobaleno con lo slogan “Andrà tutto bene” anche in piemontese». La natura è uno dei soggetti preferiti dell’illustratrice che ha accettato volentieri di contribuire all’iniziativa dell’associazione Allevatori “Fiera dei Santi”: «Sono molto molto legata alla valle e al suo ambiente naturale».

La tradizione dipingere i campanacci è antica: «Si dipingono in occasioni particolari ad esempio per anniversari o per sancire momenti particolari della vita – spiega Fenouil –. Sono comunque sempre segno di buon auspicio». Indossati dalle mandrie in occasione della salita agli alpeggi e sostituiti in altitudine da campane meno pesanti e ingombranti per gli animali, i campanacci sono diventati anche oggetti decorativi: «Il nostro, in particolare, con i suoi dipinti eccezionali, si presta bene a questa funzione» sottolinea Fenouil.

A conclusione dell’asta l’associazione Allevatori “Fiera dei Santi” contatterà l’aggiudicatario per individuare il modo più agevole per effettuare la consegna del campanaccio, anche se risiede fuori zona e compatibilmente con eventuali limitazioni alla mobilità ancora in corso dopo il 3 maggio. 

Elisa Rollino