Attualità - 01 marzo 2020, 11:30

Coronavirus, dalla quarantena alla Quaresima: "Bentrovati, finalmente ci è data la possibilità di vederci"

Riprese le celebrazioni religiose dopo le restrizioni della scorsa settimana, pur alla luce delle nuove indicazioni imposte dalle istituzioni: niente scambio della Pace ed Eucarestia consegnata in mano

"Bentrovati a tutti, ci è data la possibilità di vederci e potremo anche celebrare il rito delle ceneri, che non è stato possibile fare mercoledì. Quindi cominciamo ufficialmente la Quaresima". Sono queste le prime parole che il sacerdote pronuncia, la prima domenica di marzo, di fronte a una chiesa con molti fedeli, anche se non sembra esserci la stessa affluenza dei periodi "normali".

È una delle prime Messe del dopo-Coronavirus. E anche se il virus non si può dire debellato, la vita di tutti i giorni cerca di tornare alla normalità, anche nei riti religiosi.

I banchi sono occupati, ma tra i presenti - a meno che non si tratti di famiglie - viene mantenuto un po' di spazio, distanza che forse va al di là della normale "diffidenza" sabauda.

L'atmosfera però sembra sostanzialmente normale, non si vedono mascherine e nemmeno reazioni strane ai soliti colpi di tosse che il silenzio della Messa finisce per esaltare, ma che in questi mesi freddi non sono certo una rarità.

Le letture sono quelle delle Tentazioni e la predica parla di condivisione e gesti di bontà. Non c'è riferimento all'attualità e anche la cerimonia delle Ceneri si svolge in maniera ordinata, ma nella norma.

Le uniche differenze sono l'assenza totale dello scambio del segno della Pace: niente strette di mano. E anche la recita del Padre Nostro, di solito fatta dando la mano come in una sorta di girotondo, avviene con le mani rivolte verso il cielo. Anche l'Eucarestia si adatta: l'ostia viene consegnata rigorosamente nelle mani dei fedeli.

Sono gli avvisi a ricordare che il periodo è particolarmente: resta sospeso il catechismo e le attività come gli esercizi spirituali. "Per una volta li faremo alla fine e non all'inizio della Quaresima. Sperando di poter tornare presto alla normalità", conclude il sacerdote.

Massimiliano Sciullo