“Mai ad alleanze con il Movimento 5 Stelle”: parte da questo dogma l'avventura torinese di Azione, il movimento politico fondato da Carlo Calenda dopo la sua fuoriuscita dal Partito Democratico. Il programma partirà da alcuni punti fondamentali: sanità, economia, lavoro e sicurezza: “Mia moglie – recita il leader nel video di presentazione - è stata curata di leucemia spendendo zero, vorrei lasciare questa possibilità intatta anche per i miei figli; per questo abbiamo bisogno di personalità come il professor Walter Ricciardi al ministero della salute”.
In Piemonte una spinta decisiva verrà data dall'ex assessore ai trasporti della Città di Torino Claudio Lubatti, membro della direzione nazionale: “L'alleanza tra PD e 5 Stelle – dichiara – non può rispondere ai bisogni di cittadini perché alcuni punti, come le TAV, non possono essere oggetto di mediazione; se l'accordo nazionale verrà allargato anche a Torino costruiremo una piattaforma alternativa con un nostro candidato sindaco. Al di là di questo stiamo lavorando per un fronte del centro-sinistra ampio e forte come in Emilia Romagna, per ritornare protagonisti sul territorio e nelle periferie”.
A chi gli chiede se abbia ambizioni alla poltrona di primo cittadino, Lubatti non smentisce ma allarga al campo: “Non è ancora ora per parlarne – aggiunge - ma abbiamo già qualche profilo in testa: la priorità resta, comunque, un'alleanza con il PD ma decideremo strada facendo; il nostro obiettivo attuale è quello di allargare la platea congressuale puntando su tre parole d'ordine: coerenza, competenza e serietà”.
A livello organizzativo, Azione sarà strutturata in comitati territoriali e tematici: in provincia di Torino, al momento, se ne contano già tredici, di cui uno a Pinerolo guidato da Luigi Pinchiaroglio: “Il Movimento 5 Stelle - ribadisce il referente per la Circoscrizione 3 Gianluca Pescatori – ha dimostrato di essere il peggio che questa città potesse avere, artefice di una deindustrializzazione selvaggia che, secondo le stime, porterà Torino a dimezzare i suoi abitanti nel giro di vent'anni. Per questo diremo no a qualsiasi alleanza con populisti e sovranisti”.