Salute - 07 novembre 2019, 11:21

Pinerolo e Rivoli: in Anestesia e Rianimazione macchine che “ascoltano” il paziente

L’Asl si è dotata di nuove attrezzature che riducono l’uso di anestetici e regolano la ventilazione polmonare

Sono attenti alla risposta del paziente e permettono di tarare farmaci e interventi medici. Nelle scorse settimane l’Asl To3 ha rinnovato il parco attrezzature negli ospedali di Pinerolo e Rivoli, per quanto riguarda le sale operatorie e le strutture di Anestesia e Rianimazione, guidate dal dottor Mauro Pastorelli e dal dottor Michele Grio.

Sono stati introdotti 15 sistemi per l’anestesia (9 assegnati a Pinerolo, 6 a Rivoli) e12 monitor dei parametri vitali (6 a Pinerolo e 6 a Rivoli), che hanno cambiato la gestione anestesiologica dei pazienti: consentono infatti di calcolare con precisione la dose di farmaco necessaria, che varia da persona a persona, anche del 300%, riducendo anche i tempi di risveglio e degenza, nonché limitando al necessario l’assunzione di farmaci.

Con la stessa logica funzionano i 15 ventilatori polmonari (8 a Pinerolo, 7 a Rivoli) utilizzati nelle terapie intensive per i pazienti gravi, con insufficienze cardiocircolatorie, respiratorie o neurologiche o che presentano politraumi importanti. Questi nuovi macchinari permettono una gestione personalizzata dell’assistenza ventilatoria, con minore impatto sul sistema cardiocircolatorio: le caratteristiche della ventilazione sono regolate ad ogni respiro, sulla base della meccanica e dello sforzo del paziente, che può mutare rapidamente in queste condizioni.

Il costo complessivo delle attrezzature è di un milione e 36mila euro (710mila euro i sistemi di anestesia e i monitor, 326mila euro i ventilatori polmonari). Un investimento che, nel caso di Rivoli, ha permesso di raddoppiare l’utilizzo delle sale operatorie.

«Vogliamo mettere i professionisti dell’Asl nella condizione di operare al meglio per la qualità e sicurezza delle cure: per questo abbiamo dotato della migliore tecnologia disponibile sul mercato questi servizi fondamentali, che utilizzavano strumentazioni ormai risalenti a 20 anni fa» commenta il Direttore generale Flavio Boraso.

Marco Bertello