“Solo con una presenza vera, e non virtuale, della società civile pinerolese accanto ai soggetti politici sarà possibile elaborare una visione complessiva della città che esca dall'ordinaria amministrazione e dal grigiore protocollare e burocratico”. È questa frase a suggellare il documento che lancia la proposta di “Alleanza civica e politica” in vista delle elezioni comunali del 2021 a Pinerolo.
La proposta è stata presentata venerdì sera, nei locali dell’ex comunità montana di piazza Terzo Alpini, dall’ex parlamentare Pd e sindaco di Pragelato Giorgio Merlo e dal direttore del Centro per l’impiego di Pinerolo e vicesindaco uscente di Frossasco Renato Zambon.
In sala una trentina di uditori, tra esponenti della maggioranza e dell’opposizione in Comune a Pinerolo, nonché sindaci del territorio (Pinasca, Torre Pellice...) e rappresentanti del mondo culturale, sindacale e imprenditoriale.
Prima dell’incontro è stato consegnato il documento guida elaborato da Rete bianca, un movimento politico culturale di matrice cattolico democratica e popolare, con aderenti dell'area laico e socialista.
Il documento fa leva sul civismo a cui si deve associare la politica e invoca un gruppo dirigente che vada oltre al passato: “Un gruppo dirigente serio, rappresentativo e preparato non può comunque limitarsi solo a riciclare la classe dirigente del passato sconfitta in altre e recenti competizioni elettorali”. Nel testo si delineano i punti programmatici: Pinerolo deve tornare a essere città capofila del territorio, deve puntare sui servizi alla persona, valorizzare la sua storia e la sua capacità attrattiva, nonché la sua tradizione culturale. Infine si invoca la necessità di avere una visione della città che, per Rete Bianca, solo un’alleanza civica e politica può dare.