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Sport | 05 novembre 2019, 12:02

Toro, Brescia decisiva per il destino di Mazzarri

La prestazione nel derby ha riportato una calma solo apparente. Lo ha testimoniato il fatto che, alla ripresa degli allenamenti, il tecnico sia stato “beccato” da alcuni tifosi. In caso di sconfitta sabato la sua posizione tornerebbe in bilico

Toro, Brescia decisiva per il destino di Mazzarri

Un derby giocato a lungo alla pari e perso solo al minuto 25 della ripresa (lo stesso minuto che era stato fatale nella sfida dell’Olimpico del dicembre dello scorso anno) ha consentito al Toro e al suo allenatore di uscire di evitare la contestazione, ma non di sprofondare ulteriormente in classifica.

Una squadra che era partita con due successi nelle prime due giornate ora si trova ad occupare un’anonima posizione nella colonna di destra della classifica. E nessuno vuole pensare all’ipotesi di una sconfitta a Brescia: ma se sabato i granata dovessero usciti battuti dal Rigamonti, confezionando un’altra prestazione negativa come quelle delle ultime due trasferte contro Udinese e Lazio, il Torino si ritroverebbe invischiato in zona retrocessione e la panchina di Mazzarri tornerebbe a traballare pericolosamente. Con la prospettiva che, avendo due settimane di stop per via della sosta per le nazionali, ci sarebbe lo spazio per cambiare la guida tecnica e dare modo al nuovo allenatore di avere un minimo di tempo per conoscere il gruppo prima della verifica del campo.

Insomma, l’ombra lunga di Ringhio Gattuso non si è ancora allontanata da Mazzarri. Lui e i giocatori hanno un solo modo per scacciare la crisi: tornare a vincere, come hanno fatto una sola volta negli ultimi due mesi. Il Brescia che ha appena cambiato allenatore, passando da Corini a Grosso, è messo ancora peggio del Toro, ha valori tecnici certamente inferiori ai granata, ma sicuramente scenderà in campo con il coltello tra i denti sabato. Perché tutte le polemiche successive al caso Balotelli e a quanto di vergognoso è successo a Verona nell'ultima giornata avranno certamente l’effetto di caricare i lombardi. Guai se Belotti e compagni scenderanno in campo con uno spirito diverso da quello visto contro la Juve, anche questa partita rischierà di trasformarsi in una Caporetto, come tante, troppe trasferte in questo deludente inizio di campionato.

A certificare che la calma attorno al Toro, complice la buona prestazione nel derby, è solo apparente, c’è stato alla ripresa degli allenamenti (in un Filadelfia finalmente aperto) il battibecco che ha contrapposto Mazzarri ad alcuni tifosi. Il tecnico ha detto di avere la coscienza a posto, l’addetto stampa granata presente in tribuna si è premurato subito di placare gli animi di chi era andato un po’ troppo sopra le righe. Se il Toro vince a Brescia questo resterà un episodio isolato, altrimenti la contestazione rischia di esplodere e in maniera anche fragorosa. Sommergendo la squadra ma soprattutto Mazzarri, la cui posizione diventerebbe difficile da difendere, in caso di ulteriore insuccesso.

Intanto la Lega Calcio ha reso ufficiale lo “spezzatino” con cui andrà in scena la terzultima di andata, ultimo turno prima della pausa natalizia. Il Toro non giocherà contro la Spal, come da programma, domenica 22 dicembre alle ore 15, la gara sarà anticipata al sabato alle 20.45. La speranza è che prima di allora i granata siano tornati in una posizione di classifica più consona al loro valore.

Massimo De Marzi

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